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Forte dei Marmi, il fascino dell’Antico Egitto nella mostra-evento col Museo di Torino: i reperti esposti e le date – Video

di Claudio Vecoli
Forte dei Marmi, il fascino dell’Antico Egitto nella mostra-evento col Museo di Torino: i reperti esposti e le date – Video

Sarà allestita quest’estate nelle sale espositive del Forte di Leopoldo I: ecco le prime anticipazioni sull’evento organizzato insieme alla Fondazione Villa Bertelli

03 aprile 2024
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TORINO. Chiudere gli occhi, lasciare andare la fantasia e ritrovarsi immersi nel mondo degli Antichi Egizi. E tutto questo nel cuore di Forte dei Marmi, a due passi dalle spiagge dorate della Versilia. È quello che sarà possibile quest’estate grazie a “Gli Egizi e i doni del Nilo”, la mostra che il Museo Egizio di Torino - il più importante al mondo dopo quello del Cairo - allestirà insieme alla Fondazione Villa Bertelli nelle sale espositive del Forte di Leopoldo I. L’unica che - nell’anno del bicentenario del museo torinese, nato nel lontano 1824 - avrà una location lontano dal Piemonte. E che per la prima volta coinvolgerà una città della Toscana.

Un vero e proprio viaggio nel tempo che inizierà alle soglie del quarto millennio avanti Cristo e che raggiungerà il quarto secolo dopo Cristo in un excursus di grande fascino che partirà dall’età predinastica e che arriverà fino all’epoca greco-romana.

Oggi, nelle sale del Museo Egizio di Torino, l’annuncio e le prime anticipazioni fornite dalla presidente della Fondazione Museo Egizio, Evelina Christellin, dal direttore del museo, Christian Greco, dal curatore della mostra Paolo Marini nonché dal sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, e dal presidente della Fondazione Villa Bertelli, Ermindo Tucci.


Ventiquattro i reperti del museo esposti eccezionalmente fuori dalla loro sede abiturale. Vasi, stele, amuleti, papiri che proietteranno il pubblico della mostra lungo le sponde del Nilo ai tempi dei faraoni. E a rendere ancor più suggestivo il lungo viaggio nel tempo e nello spazio sarà la voce narrante dello scrittore versiliese Fabio Genovesi, a cui è stato affidato il compito di accompagnare virtualmente mediante le audioguide consegnate all’ingresso il pubblico che varcherà la porta del Fortino.

Il pezzo pregiato della mostra, che presta anche il proprio misterioso volto alla locandina, è tuttavia una riproduzione idealizzata del volto di un antico egizio defunto realizzato con la tecnica del cartonnage e destinato alla protezione magica della mummia che custodisce.

Tra i reperti in mostra a Forte dei Marmi dal 1° agosto al 2 febbraio 2025 anche un tipico modellino di imbarcazione dei corredi funerari datato intorno al 2000 avanti Cristo in legno stuccato e dipinto. Dalla Galleria della Cultura materiale del Museo Egizio proverrà anche il set completo di vasi canopi in alabastro di Ptahhotep, vissuto intorno all’anno Mille avanti Cristo.

Il percorso espositivo sarà inoltre arricchito da infografiche e da installazioni multimediali, con approfondimenti storico-scientifici sui reperti e i diversi periodi storici a cui accedere attraverso un sistema di Qr code. E fra gli oggetti che maggiormente attireranno l’attenzione del pubblico di ogni età anche una riproduzione digitale in 3D della monumentale statua di Ramesse II, uno dei reperti simbolo del Museo Egizio che risale al XIII secolo avanti Cristo e che, a causa della sua fragilità, risulta inamovibile.

Entusiasta di questa trasferta in Versilia il direttore del Museo Egizio, Christian Greco. «Il nostro obiettivo è quello di riuscire a capire attraverso oggetti emblematici come quelli che saranno esposti all’interno del Fortino le tematiche che fanno parte dell’Antico Egitto: dal senso religioso di quel popolo fino al culto dei morti. Ma cercheremo di stimolare i visitatori ad uscire dagli stereotipi a cui siamo abituati quando si parla di questa grande civiltà. Vorremmo che il pubblico uscisse dalla mostra di Forte dei Marmi domandandosi quanto non conosciamo ancora degli Antichi Egizi».

Evelina Christillin, che molti ricorderanno anche come vulcanica organizzatrice delle Olimpiadi invernali di Torino del 2006, ha invece voluto sottolineare l’eccezionalità della collaborazione fra Museo Egizio e Forte dei Marmi. «Si tratta dell’unico evento che nel 2024 porteremo fuori da Torino nell’anno del bicentenario del nostro museo. Riusciamo così ad abbinare una località turistica meravigliosa ad una eccellenza come il Museo Egizio. Una collaborazione sbocciata lo scorso anno grazie ad una serie di fortunate circostanze, proseguita anche grazie ai rapporti di amicizia e stima con un grande scrittore fortemarmino come Fabio Genovesi e che ci auguriamo possa proseguire nel tempo».

 

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