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Lucca, un ciak a scuola per combattere la violenza sulle donne – Video

di Francesco Cosimini
Lucca, un ciak a scuola per combattere la violenza sulle donne – Video

Il cortometraggio nei cinema della provincia

03 aprile 2024
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LUCCA. Il contributo delle scuole per realizzare un cortometraggio in cui i due punti di vista, maschile e femminile s’invertono e mescolano, favorendo così la piena comprensione della condizione emotiva e fisica di una donna che subisce violenza fino a quella estrema. Ecco così “1 ciak 2 punti di vista”, il progetto pilota promosso dalla prefettura di Lucca che si basa sulla creatività degli studenti di tre istituti: la scuola media “Carducci” dell’Istituto comprensivo centro storico di Lucca, l’Isi “Pertini” e l’Isi di Barga.

L’iniziativa già attiva nel suo percorso formativo teorico-pratico sfocerà nella realizzazione di un cortometraggio. Esperti dal settore audiovisivo aiuteranno gli studenti coinvolti. Attualmente si sa che il prodotto finale verrà proiettato nelle sale cinematografiche della provincia, per sensibilizzare sul deciso “no” alle violenze contro le donne.

Nelle scuole superiori di Barga, territorio dove lo scorso febbraio s’è consumato il femminicidio di Maria Batista Ferreira, aule dove si diplomò Vanessa Simonini che a soli vent’anni fu uccisa da chi lei e tutti definivano “amico”, ieri si è tenuta la presentazione di “1 ciak 2 punti di vista, alla presenza dei molti autori del progetto: Comuni di Lucca e Barga, Commissione pari opportunità della Provincia di Lucca, Ufficio scolastico territoriale di Lucca, Accademia del Cinema di Lucca, Fondazioni Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lucca, Luccacinema.

Giusi Scaduto, prefetto di Lucca, ha introdotto il progetto come modo per «eliminare la subcultura della violenza». Rivolgendosi ad alunni e alunne, li ha esortati a «essere voi stessi il veicolo del cambiamento. Auspico che alla fine di questo percorso – ha proseguito – riusciremo a dare un contributo di riflessione all’intera provincia e non solo. Sentitevi orgogliosi di partecipare a un percorso etico e di approfondimento, per rendere migliore la società».


A riassumere le parole dette dalle presidi dei tre istituti, quelle di Ilaria Baroni, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale. Nel suo intervento ha sottolineato il progetto come modo di fare «cultura alta: quella che le nostre scuole promuovono per combattere la subcultura della violenza».

Il percorso già iniziato, è curato dall’Accademia. Il suo direttore Emiliano Galigani, ha effettuato nelle aule i primi incontri. «Con piacere sono arrivato nelle scuole, – ha detto – dove ho trovato tanto supporto. Perciò ringrazio tutti, soprattutto i ragazzi da cui stiamo imparando molto coi confronti nelle classi». Entusiasmo e tanto interesse riferito dagli alunni presenti, autori del progetto creato per spingere al cambiamento. Perciò, così ha chiuso la prefetto Scaduto: «Aspettiamo trepidanti il prodotto finale». Sempre sul futuro di “1 ciak 2 punti di vista”, la prossima edizione coinvolgerà più scuole della provincia.l

 

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