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Lucca, in arrivo il nuovo bando per gli alloggi popolari

di Michele Masotti
Lucca, in arrivo il nuovo bando per gli alloggi popolari

L’annuncio dell’assessore Minniti: «Uscirà all’inizio di aprile» Intanto crescono le morosità a causa dei rincari delle bollette

01 aprile 2024
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LUCCA. C’è una bella sorpresa di Pasqua per le persone in attesa di un’abitazione. All’inizio di aprile uscirà il nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi popolari a Lucca. «La procedura telematica per fare richiesta ricalcherà quella attualmente in vigore – spiega Giovanni Minniti, assessore alle politiche della casa –. Al momento sono un’ottantina le famiglie del nostro Comune inserite nella vecchia graduatoria, che dopo tre anni non è più valida. Nelle prossime settimane, poi, dovrebbe arrivare dalla Regione Toscana al Lode lucchese un finanziamento da 850mila euro destinato alla ristrutturazione degli alloggi di risulta».

Buone nuove, dunque, anche se sul fronte dell’edilizia popolare permangono delle criticità. A fronte di una morosità storica tutto sommato contenuta, degli 88 milioni di euro emessi dall’aprile 2004 allo scorso dicembre solo 5,7 milioni non sono stati sanati (6,5%), sta invece crescendo la morosità a cadenza annuale. Sulle 4.142 case gestite nell’intera provincia da Erp (Edilizia residenziale pubblica), delle quali 3.487 sono occupate, risultano esserci 1.194 morosi attivi. Un dato eloquente, anche se in questo elenco di inadempienti rientrano coloro che hanno un ritardo di pagamento superiore ai 40 euro, coincidente con il 26,5%. Ma quali motivi si nascondono dietro questo trend in aumento negli ultimi due anni?

Caro bollette

Secondo Andrea Bertoncini, da fine 2016 presidente di Erp, le ragioni di questa impennata vanno ricercate nel difficile contesto quotidiano che devono fronteggiare gli assegnatari. «Parallelamente alla crescita della morosità (nel 2022 era del 25,3%) si sono ridotti gli incassi sulle morosità pregresse che testimoniano i problemi delle persone a pagare il dovuto – precisa Bertoncini –. Considerando come le nostre attività non siano cambiate e il mantenimento del medesimo organico dell'ufficio morosità, credo che queste motivazioni vadano cercate nei maggiori costi, nello specifico i forti rincari di energia elettrica e gas oltre alla spinta inflazionistica, che gli assegnatari devono fronteggiare». Dopo l’1,5 milioni di euro incassati nel 2021 su importi non pagati negli anni precedenti, nel biennio 2022-23 Erp ha riscosso rispettivamente 963mila e 859mila euro. Ricordando come lo Stato conceda questo tipo di alloggio a chi vive in particolari condizioni economiche, obbligandolo a pagare un piccolo contributo mensile (inferiore rispetto agli affitti previsti dal mercato), sono diverse le fasi di suddivisione della morosità. Scomponendo i fatidici 1.194, si scopre come 372 sono stati destinatari di un sollecito (misura spendibile fra i due e i sei canoni non pagati), mentre 305 sono le messe in mora, 16 i decreti ingiuntivi e 396 assegnatari sono impegnati nel rateizzo del dovuto. I restanti 105, inoltre, sono nella fase della morosità iniziale, con soli due canoni non pagati. «Faccio presente come nel 2023 i piani di rateizzo abbiano subito un congelamento relativo al periodo aprile-settembre – analizza il numero uno di Erp –. Una mossa dettata dalla necessità dei comuni di aggiornare i propri regolamenti in materia di entrate, con successiva ripercussione sulla riscossione rateizzata dei canoni».

Stato degli alloggi

Delle 295 abitazioni sfitte, la maggior parte di queste, 108 per la precisione, sono in attesa di un finanziamento, quantificabile in tre milioni di euro. «Fondi che servono per la ristrutturazione – continua Bertoncini –. Mediamente un intervento su un alloggio, al netto della natura dei problemi (idraulici, elettrici o di altro genere), si aggira tra i 25 e i 30mila euro. Sarebbe opportuno che l’edilizia popolare ricevesse risorse superiori. Basti pensare che dei 250 miliardi di euro di Pnrr e risorse complementari, soltanto 2,5 miliardi sono stati destinati all’Erp». Altri 89 interventi sono stati finanziati in appalto (ovvero in attesa del decreto di localizzazione fondi Por da parte della Regione Toscana), in 54 sono in corso lavori di manutenzione, 38 restano disponibili per l'assegnazione mentre sei rientrano nella casistica delle anomalie (alloggi incendiati o non assegnabili).

Interventi abitativi

Nel biennio 2020-2022 dei 30 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Toscana ai soggetti gestori per interventi di manutenzione straordinaria, ne sono stati assegnati 2,3 milioni a Erp Lucca che il Lode Lucchese (Livello ottimale di esercizio) ha impiegato per ristrutturare 118 alloggi di risulta nell’intera provincia. Lo stesso Lode è stato destinatario di un finanziamento di 7,5 milioni di euro per la riqualificazione energetica di abitazioni di edilizia residenziale pubblica sulla base della ripartizione dei fondi complementari al Pnrr, per una misura che riguarda 278 alloggi. Numerosi, infine, gli investimenti sul patrimonio pubblico effettuati nel corso di questi ultimi anni. Nel 2020, giusto per citarne alcuni, a Bolognana (frazione di Gallicano) venne perfezionato l'acquisto di dieci alloggi per 1,4 milioni di euro consegnati, tramite un bando della Regione Toscana, a nuclei abitativi aventi diritto. Sempre nel solito anno a Lucca era stato completato per 906mila euro l'acquisto di sei dimore mentre a Capannori, correva il dicembre 2021, c'era stato un finanziamento attraverso un bando regionale, da 1,1 milioni di euro per sei alloggi.

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