Il Tirreno

LUCCA. L’uomo della pioggia – parafrasando il titolo del film del 1988 che gli valse uno dei due Oscar in carriera – si presenta alle 19 a “La Buca di Sant’Antonio” in compagnia della moglie, l’imprenditrice Lisa Gottsegen. Cappellino da baseball calato sugli occhi, tuta scura, scarpette da tennis, Dustin Hoffman, 86 anni, totem del cinema, sorriso accattivante e simpatia contagiosa, si avvia al tavolo riservato in una zona lontana da occhi indiscreti. Giuliano Pacini è al suo posto in cucina e il figlio Corrado in sala pronto a prendere la comanda del prestigioso e inatteso ospite conosciuto a livello planetario per le sue indimenticabili interpretazioni: da “Il Laureato” a “Cane di paglia”, da “Un uomo da marciapiede a “Kramer contro Kramer” sino a “Tutti gli uomini del presidente”. La sua prima cena nel suo primo giorno in città ha voluto consumarla in un locale storico.

“Fiorentina” da un chilo

Il divo di Hollywood è una buona forchetta. Appena si siede a tavola ordina un’insalata con pomodori condita dall’olio delle colline lucchesi. Ma chi pensa si accontenti di un piatto leggero si deve ricredere quando, in un italiano ancora tentennante, a Corrado Pacini sussurra: “Quando vengo in Toscana voglio mangiare una fiorentina” inequivocabile riferimento alla classica bistecca con l’osso. Gli servono un chilo di costata, cottura media annaffiata da un ottimo vino rosso della Lucchesia.

La cena e il racconto

Il protagonista dei tanti capolavori della cinematografia americana gradisce, apprezza la “fiorentina” e ringrazia. Non chiede altro. La cena è finita e mostra di essere interessato al locale. Lui e la moglie ascolta con grande trasporto il racconto di Giuliano e Corrado su quel ristorante a conduzione familiare che da generazioni è un autentico biglietto da visita per chiunque arriva a Lucca. Sono quasi le 21 quando, dopo foto e autografi di rito Dustin Hoffman, lasciano il locale per tornare in hotel.