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Lucca, bando per la Manifattura sud: anche Bulgarella è in corsa

di Luca Tronchetti e Gianni Parrini
Lucca, bando per la Manifattura sud: anche Bulgarella è in corsa

Il patron della Lucchese: «Presenteremo il nostro progetto»

08 febbraio 2024
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LUCCA. Manifattura sud, tutti la vogliono ma chissà chi li piglia. La parafrasi del celebre detto popolare fotografa bene l’asta che rischia di scatenarsi attorno alla parte sud dell’ex fabbrica di sigari, per riqualificare la quale il Comune ha indetto un’indagine esplorativa rivolta a raccogliere le proposte del mercato relative al futuro dell’ex fabbrica di sigari. Il termine per presentare i progetti scade il 15 febbraio e la notizia del giorno è che tra coloro che presenteranno una proposta c’è Andrea Bulgarella, patron della Lucchese e del gruppo omonimo che da decenni opera nel settore immobiliare. «Sì – conferma l’ingegnere al Tirreno – abbiamo elaborato un progetto in cui crediamo molto e lo presenteremo al Comune. In cosa consiste? Non fatemi dire di più dato che c’è una selezione in corso. Diciamo soltanto che l’idea progettuale rientra nei parametri dettati nell’avviso pubblico emanato dal Comune e che prevede la possibilità di destinare parte degli spazi a un albergo e a uno studentato. La nostra proposta è molto ampia, ci abbiamo messo il cuore e ne parleremo in maniera più dettagliata dopo che ci sarà stata la gara. Gli altri concorrenti? Non ne so niente, noi ci occupiamo solo della nostra proposta».

Il patron della Pantera, dunque, è pronto a investire in maniera importante su Lucca. Del resto, in passato non ha mai nascosto l’intenzione di realizzare una struttura ricettiva di gran pregio nella città di Lucca. Ci aveva già provato ai tempi dell’amministrazione Favilla e poi di nuovo durante il decennio di Tambellini. Nel 2016 si era interessato all’asta per l’hotel Universo (poi andato al gruppo Marcucci-Marriott), mentre nel 2017 aveva fatto un’offerta per acquistare l’ex cinema Nazionale e l’ex dopolavoro della manifattura tabacchi fra piazzale Verdi e via Vittorio Emanuele, che di recente è stato acquistato dalla Fondazione CrL per realizzarvi uno spazio espositivo, ma che all’epoca era finito nel mirino perfino del magnate russo Alexey Vladimirovich Tabachnikov. Infine, a metà 2018, Bulgarella aveva puntato l’ex Ufficio delle imposte che si trova in via Vittorio Emanuele: oltre 4mila metri quadrati coperti, più una parte destinata a giardino, di proprietà del Demanio. Ma anche lì non se ne fece niente, dopodiché lo scoppio del Covid pose fine a quell’idea che ora però Bulgarella rispolvera per la Manifattura, o almeno per una parte di essa visto che il suo progetto sembra orientato solo su uno – o due – dei lotti in cui i 14mila metri quadrati dell’area sono stati suddivisi.

Al momento, dunque, sappiamo che saranno almeno due le proposte che il Comune riceverà in risposta all’indagine esplorativa di mercato che scade il 15 febbraio. Una è quella del gruppo Polimea, già confermata da Andrea Rapaccini al Tirreno, che vorrebbe trasformare i 14mila metri quadrati della Manifattura sud in un centro polifunzionale con una galleria della musica, sale prove e di registrazione, corsi e servizi erogati dai soggetti (quasi tutti lucchesi) che fanno parte del consorzio. L’altra proposta, quella di Bulgarella, pare più orientata sul ricettivo (albergo e studentato) ma se ne sa ancora poco.

L’amministrazione sceglierà quella che ritiene migliore. Dopodiché il Comune dovrà far propria l’idea progettuale e metterla a gara per individuare il partner a cui affidare la realizzazione dei lavori (oltre 20 milioni di euro) e la gestione per 50 anni dell’area.

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