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Lucca, gioielliere faccia a faccia con i ladri: «Vattene o ti ammazziamo»

di Gianni Parrini
Lucca, gioielliere faccia a faccia con i ladri: «Vattene o ti ammazziamo»

L’uomo torna a casa dopo che è scattato l’allarme e si trova davanti due uomini. Armati di piccone e bastone lo minacciano ma l’arrivo dei vicini li costringe alla fuga

31 luglio 2023
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LUCCA. Era a cena da alcuni vicini quando attorno alle 22, è scattato l’allarme nella sua abitazione in via del Borgo, a San Lorenzo a Vaccoli, località Piaggina. Così Lutiano Roventini, 78 anni, titolare della gioielleria di piazza San Michele ha abbandonato i suoi commensali ed è andato a controllare casa. Quello che si è trovato davanti ce lo racconta lui stesso: «Sono arrivato nella strada e ho visto un uomo in piedi con il volto coperto vicino alla finestra, sull’angolo della casa. Ho chiesto cosa ci facesse lì e lui mi ha intimato di andarmene. “Questa è casa mia – ho risposto – vattene tu”. In quel mentre dalla finestra è sbucato fuori il complice che evidentemente era già riuscito a entrare. Aveva in mano un piccone e ha iniziato a brandirlo contro di me, minacciando di uccidermi. Ha dato anche un colpo a una lampada, rompendola. A quel punto ho gridato e chiesto aiuto, subito sono arrivati alcuni vicini che mi hanno dato man forte. I rapinatori hanno tentato di lanciarci contro il tubo dell’acqua, ma essendo agganciato al rubinetto non ci hanno raggiunto. Quando hanno visto che c’erano diverse persone e che qualcuno aveva chiamato il 112 sono fuggiti».

Di certo non è stata una bella esperienza, ma almeno i due non sono riusciti a rubare granché: «Con un trapano – racconta Roventini – hanno fatto un piccolo foro sulla finestra, nel punto in cui c’è la maniglia. Sono entrati ma l’allarme è scattato subito e così sono riusciti solo a introdursi in quella che era la camera di mia figlia, ma non hanno preso niente. Del resto, non sono così sciocco da portarmi a casa i gioielli del lavoro, ho la cassaforte in negozio e gli oggetti di valore restano lì». Durante gli attimi di concitazione sono fuggiti dal cancello rimasto aperto i due cani dei vicini di casa di Roventini: un pastore tedesco e un lupo cecoslovacco. Quest’ultimo è rientrato ore dopo con una zampa rotta, mentre dell’altro cane al momento si sono perse le tracce.

Poco dopo sul posto è arrivata una pattuglia della polizia che ha raccolto le testimonianze dei presenti. È intervenuta anche la scientifica ma non ha trovato impronte dei due malviventi: «Indossavano guanti e passamontagna – dice Roventini – Dall’accento sembravano dell’est Europa, ma non ne siamo certi». Non è la prima volta che questa zona viene visitata dai ladri. Qualche mese fa l’allarme di casa Roventini era già scattato, ma anche in quel caso senza serie conseguenze. A febbraio invece, c’era stato un furto in un’abitazione che situata vicino al ristorante Stefani. Lo scorso anno a settembre i malviventi avevano colpito in una fattoria.


 

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