Il Tirreno

Lucca

Occupazione

Disoccupati in calo: nel 2023 Lucca seconda solo a Milano

Disoccupati in calo: nel 2023 Lucca seconda solo a Milano

Le previsioni del centro studi Cgia di Mestre in un rapporto pubblicato pochi giorni fa sul fenomeno

05 dicembre 2022
2 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Sarà un anno positivo per l’occupazione in provincia di Lucca quello che inizierà tra meno di un mese. Almeno questo è cioò che dicono le previsioni del centro studi della Cgia di Mestre, una delle associazioni più importanti dal punto di vista delle statistiche economiche e lavorative.

In un rapporto pubblicato pochi giorni fa sul fenomeno della disoccupazione, la Cgia ha infatti spiegato che – a livello nazionale – questa variabile è destinata a crescere: saranno circa 63mila in più rispetto all’anno precedente.

Ma all’interno di questo panorama cupo si segnalano 30 province su 107 che vedranno diminuire il numero dei disoccupati. E, in questa “parte nobile” della classifica la provincia di Lucca si piazza bene, anzi benissimo.

Secondo i calcoli della Cgia, infatti, è seconda solo rispetto a quella di Milano: a Lucca, infatti, i disoccupati caleranno di 864 unità, da 14.293 a 13.429, mentre nel capoluogo lombardo andranno giù di 1.098. Lucca batte però Milano se consideriamo la variazione percentuale, con un -6 per cento contro un -1,3 per cento. Un risultato che colloca la nostra provincia ancora una volta al secondo posto, stavolta dietro una “cugina” toscana, Massa Carrara, che fa totalizzare un lusinghiero -8,4 per cento. Ci sono altre tre province toscane che vedranno calare i propri disoccupati (Prato, Grosseto e Pistoia): questo fa sì che la nostra regione sia tra le quattro (insieme a Lombardia, Umbria e Friuli Venezia Giulia) a essere prevista in territorio positivo.

Detto che si tratta di dati provinciali (quindi un peso non indifferente è dell’area della Versilia), la curiosità è ovviamente quella di riuscire a capire quali settori saranno trainanti. Su questo il report della Cgia dà indicazioni soltanto in maniera indiretta. In particolare, «le imprese più attive nei mercati globali tra cui quelle che operano nella metalmeccanica, nei macchinari, nell’alimentare-bevande e nell’alta moda saranno meno esposte» ai problemi causati dal caro energia.

Un identikit che – calato sulla Lucchesia – sembra parlare soprattutto del settore legato al cartario e alla sua filiera, in particolare al meccanico. Sul versante delle esportazioni, poi, non bisogna dimenticare né il lapideo né (ovviamente in Versilia) la nautica da diporto. Qualche difficoltà invece ci potrà essere per l’edilizia, a causa delle incertezze che rimangono sul superbonus.l
 

Vespa World Days
Il programma

Vespa World Days, il secondo giorno: al Village riflettori sulla Gimkana e i tour invadono Valdera e Cuoio

Sportello legale