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Veronesi convoca il Comitato Puccini. «Bisogna far presto»

La statua di Puccini in piazza Cittadella
La statua di Puccini in piazza Cittadella

La riunione lunedì prossimo a palazzo Chigi

04 ottobre 2022
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LUCCA. Il neopresidente Alberto Veronesi ha convocato a palazzo Chigi a Roma la prima riunione del Comitato delle celebrazioni pucciniane, che si terrà lunedì 10 ottobre alle 15.30, con il seguente ordine del giorno: insediamento del Comitato, modalità operative del Comitato, comunicazioni del presidente in merito alla costituzione del comitato scientifico.

Saranno presenti per il ministro della Cultura il direttore generale dello Spettacolo Antonio Parente; per il ,inistero dell’Istruzione il professor Nicola Bellini; per il ministero della Università il segretario generale Maria Letizia Melina; inoltre per gli amministratori locali Beppe Sala, Eugenio Giani, Luca Menesini, Mario Pardini, Giorgio Del Ghingaro, Andrea Bonfanti; per le fondazioni Claudio Montani, Maria Laura Simonetti, Claudio Toscani, e inoltre il direttore musicale della Scala Riccardo Chailly, Ilaria Del Bianco, Gabriella Biagi Ravenni, Virgilio Bernardoni, Michele Girardi, Massimo Marsili e i due rappresentanti dell’Archivio e Casa Ricordi.

«Era necessario accelerare sui tempi – spiega Veronesi – visto che dobbiamo operare in fretta sia per poter spendere i finanziamenti già a disposizione nel 2022, sia per cominciare immediatamente lavori che avranno necessità di tempo per essere realizzati. Oggi Giacomo Puccini è l’autore di opera lirica più eseguito al mondo, insieme a Mozart e Verdi. È necessario ovviare con forza alle numerose ingiustizie di cui è stata vittima la sua eredità. A partire dallo stato di scandaloso abbandono di alcune sue ville e dimore, dalle vendette ideologiche di cui è stata vittima la sua critica, dalla colpevole mancanza nella valorizzazione spettacolistica dei suoi luoghi, dalla lacuna formativa sulla esecuzione pucciniana, registica, vocale e direttoriale. È impensabile che oggi non ci sia una specifica scuola per voci pucciniane, e che quelle disponibili di conseguenza siano così poche, è impensabile che non esista un festival musicale coordinato delle terre pucciniane, tra cui Milano, è impensabile che alcune sue ville e luoghi non siano tirati a lustro e disponibili al pubblico. Adesso è arrivato il momento della giustizia, della collaborazione, tra tutti, nessuno escluso, per la rivalutazione dei luoghi e della musica del grande autore toscano».

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