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Lucca

Passaporti boom richieste. Ma i tempi si allungano

Cittadini in coda davanti all’Ufficio passaporti della questura, nella corte tra viale Garibaldi e piazza del Giglio. In queste settimane le attese per fare i documenti sono aumentate
Cittadini in coda davanti all’Ufficio passaporti della questura, nella corte tra viale Garibaldi e piazza del Giglio. In queste settimane le attese per fare i documenti sono aumentate

Dopo due anni di pandemia torna la voglia di viaggiare e così cresce il numero dei cittadini che hanno dovuto rifare o aggiornare il passaporto

08 agosto 2022
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LUCCA. Dopo due anni di pandemia torna la voglia di viaggiare e così cresce il numero dei cittadini che hanno dovuto rifare o aggiornare il passaporto. Il problema è che le richieste sono talmente cresciute che gli uffici della questura faticano a soddisfare la domanda, i tempi si allungano e così alcuni cittadini (che non si sono mossi per tempo) rischiano di rinunciare all’agognata vacanza.

Esemplare il caso di una 75enne di Lucca, che racconta al Tirreno la sua odissea all’ufficio passaporti della Questura, in corso Garibaldi. «Oltre due settimane fa sono andata di buon mattino a mettermi in coda per fare il passaporto. Sono arrivata alle 6,35 e mi sono messa in fila praticamente di fronte al bar Astra, in piazza del Giglio, con davanti 6-7 persone. Alle 7 è arrivato il primo dipendente che ha aperto il cancello e ci ha fatto entrare nella corte da cui si accede agli uffici. Siamo rimasti lì, in piedi ad aspettare fino alle 9. Poi si è aperta la porta dell’ufficio e hanno iniziato le pratiche. Ma nel frattempo la folla era molto aumentata. Prima sono passati quelli che avevano l’appuntamento, poi hanno fatto entrare quelli che dovevano solo ritirare il nuovo documento. Io e gli altri “senza appuntamento” siamo rimasti in attesa all’esterno, in piedi, con le temperature di questi giorni. Alle 11,20, esausta, mi sono fatta avanti: “Ho 75 anni e sono qui dalle 6,30 – ho spiegato a un dipendente –Se non mi fate sedere svengo”. Mi hanno fatta accomodare all’interno e dopo un po’ mi hanno chiamata. Ho compilato i moduli, mi hanno preso le impronte e quando ho chiesto quanto tempo ci sarebbe voluto la risposta è stata avvilente: 30 giorni lavorativi. “Io dovrei partire il 14 agosto – ho spiegato all’impiegato –. Non c’è modo di velocizzare?” “Provi a passare prima, ma non credo”, mi ha risposto l’impiegato. Me ne sono andata e ci sono tornata dopo un paio di settimane: ovviamente il passaporto non era pronto. Ho chiesto nuovamente quanto ci volesse e stavolta mi hanno risposto sei settimane. Mi domando – conclude la donna – se in un Paese normale è accettabile. Aumentino il personale. L’appuntamento? Se provi a prenotare te lo danno tra più di un mese. Mi toccherà saltare le vacanze. E poi due panche nella corte potrebbero metterle. Vi sembra normale che una 75enne debba stare cinque ore in piedi all’aperto con questo caldo ?».

Dalla questura fanno notare che in tutta Italia c’è stata un’eccezionale richiesta di passaporti, dovuta probabilmente alla ripresa dei viaggi dopo i due anni di Covid. Per fronteggiarla è stato aumentato il personale preposto e ormai da settimane l’Ufficio passaporti, oltre agli utenti prenotati tramite l’agenda elettronica, riceve liberamente nelle giornate di lunedì, martedì e venerdì dalle 9 alle 12, e mercoledì dalle 13 alle 16. La questura, però, ricorda che l’acquisizione della richiesta di chi si presenta senza appuntamento, potrà essere garantita solo a un numero contingentato di utenti. Eventuali e documentate urgenze saranno prese in carico fissando in loco un appuntamento in tempi brevi.

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