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Il ponte si abbassa all’improvviso in Garfagnana: “Hanno ceduto i tiranti”

Michele Masotti

	Il ponte in Garfagnana e il dislivello di 15 centimetri
Il ponte in Garfagnana e il dislivello di 15 centimetri

Emerse le cause dell’abbassamento del ponte di San Donnino. Da valutare adesso quale sarà il modo migliore per intervenire

30 giugno 2022
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PIAZZA AL SERCHIO. È stato il cedimento di alcuni tiranti a causare l’innalzamento, di circa 20 centimetri, della carreggiata sul ponte della variante di San Donnino, principale arteria stradale dell'alta Garfagnana. Il sopralluogo effettuato ieri dai tecnici di Provincia e Regione, accompagnati dal sindaco di Piazza al Serchio Andrea Carrari e dall'assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli, è stato il primo step di una serie di verifiche che serviranno per stabilire le modalità con cui intervenire. Solo allora si potrà avere un'idea sia dei costi dell'intervento che i tempi di esecuzione dei lavori. Per accelerare, dove è possibile, le tempistiche la Provincia, ente gestore dell'infrastruttura, ha previsto in accordo con la Regione Toscana (ente proprietario) di predisporre una somma urgenza per la copertura finanziaria. «La situazione è impressionante poiché la struttura del ponte risulta, a un esame a vista, indenne e solida – afferma Baccelli –. Abbiamo predisposto qualsiasi tipo di verifiche per valutare eventuali concause scaturite da eventi franosi». Baccelli ha spiegato che spetterà alla Regione Toscana stanziare le risorse necessarie per la messa in sicurezza del ponte. «In tal senso è stato fondamentale partire nell’immediato – dice infatti –. I due enti hanno l’obiettivo di procedere, al più presto possibile, al ripristino del transito su una strada importante per tutta l'alta Garfagnana». La chiusura della variante di San Donnino ha arrecato molti disagi alla viabilità della zona. Risolutiva, è il caso di dirlo, è stata la vecchia variante che attraversa la frazione di San Donnino, con il traffico regolato da un semaforo a senso unico alternato. «Abbiamo chiuso gli accessi al ponte utilizzando cartellonistica e barriere new jersey nonostante le avverse condizioni meteo di ieri sera (martedì per chi legge ndr)– dichiara Carrari –. Non avevo avuto segnalazioni di problemi legati alla variante, peraltro realizzata e ultimata nel 2008 da Anas. Il sopralluogo del tecnico della Provincia Pierluigi Saletti e di quello della Regione Dario Bellini hanno confermato che il motivo dell'innalzamento di parte della strada sia imputabile all'allentamento di alcuni tiranti. Speriamo di riaprire al più presto la strada, per evitare grossi disagi ai nostri cittadini e per non vedere penalizzata la stagione turistica». Chiede delle risposte rapide a Provincia e Regione Vittorio Fantozzi, consigliere regionale di Fratelli d'Itallia. «Dopo il ponte delle Catene tra Fornoli e Chifenti, stavolta è toccato a quello di San Donnino – dichiara –. Quali le cause? Se ci sono responsabilità, visto che si parla di una struttura con 14 anni di vita, vanno accertate. Vogliamo la nomina di un commissario per ripristinare il ponte».

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