Il Tirreno

Lucca

Multe a chi non accetta il Pos. «Ok, ma commissioni giù»

Multe a chi non accetta il Pos. «Ok, ma commissioni giù»

Da domani partono le sanzioni: ma i controlli saranno difficili

29 giugno 2022
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LUCCA. Pericolo multe per commercianti, artigiani e professionisti che da domani non permetteranno ai loro clienti di pagare con carte di credito tramite Pos. Alla fine di un iter lungo quasi un decennio, dell'obbligatorietà di accettare questo tipo di pagamento nel 2014, le nuove regole previste dall'ultimo decreto del Pnrr prevedranno anche l'applicazione delle sanzioni nel caso in cui non venisse applicata la norma da chi è tenuto a farlo. Sanzioni che, a loro volta, sarebbero già dovute entrare in vigore dal 1° febbraio 2017 dopo essere state inserite nella legge di bilancio del 2016, prima dello slittamento dovuto all'imposizione di alcune forze politiche. Coloro che rifiuteranno il pagamento elettronico, subiranno una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia impedita l'accettazione.

«Per il tipo di servizio e offerte che proponiamo, ci sembra che sia una misura corretta – affermano Ligeia Fantozzi e Daniele Cristiani del bar Tessieri di via Santa Croce –. Il pagamento con la carta di credito è utilizzato maggiormente da turisti stranieri, che preferiscono girare senza contanti e più abituati a pagare in questo modo nella loro nazione. Sarebbe giusto abbassare le commissioni bancarie per aiutare con i costi la maggior parte della categoria».

Gabriele Sartini, titolare de L’Edicola in via Vittorio Veneto, spiega come questo tipo di pagamento stia iniziando a prendere piede anche tra gli italiani. «Sono soprattutto i giovani per comprare una bibita o un gadget a ricorrere al versamento in Pos – dice Sartini –. Sono curioso di capire come verranno effettuati i controlli; per testimonianza diretta, in sei anni non è passato nessuno incaricato di compiere ciò».

Michele e Livia Lamedica, titolari dell'omonima edicola e tabaccheria di via Vittorio Veneto, riflettono sulle conseguenze che provocherà l’obbligatorietà del Pos su alcune attività. «Credo che i colleghi privi di una tabaccheria siano i più penalizzati – spiegano –. Dal canto nostro, con il servizio di pagamento delle bollette che offriamo ai clienti in questo senso siamo più fortunati. Da un paio di anni abbiamo notato come ci sia stato un incremento del pagamento con la carte di credito anche per piccole cifre».

Per quanto le possibili sanzioni, i proprietari della tabaccheria spiegano di aver avuto delle precise indicazioni dalle loro associazioni. «Sia lo Snag (Sindacato autonomo giornalai) che la Fit (Federazione italiana tabaccai) ci hanno informato tempestivamente sulle modalità – proseguono i fratelli Lamedica –. I controlli scatteranno in base alle segnalazioni dei clienti».

Per Daniele Bianchi, uno dei titolari della Gelateria Santini in piazza Cittadella, andrebbero riviste le commissioni applicate ai prezzi. «Se devo togliere 0,25 centesimi su un gelato da 2,30, la situazione mi sembra eccessiva – afferma Bianchi –. Come modalità di pagamento, nulla da eccepire; da anni i turisti stranieri usano il pos».

C'è chi come Lorenzo Bacci, titolare della cartoleria Le belle arti in via S. Girolamo, vede questa mossa come un tentativo di uniformarsi alla linea assunta da altri Paesi. «In Olanda, ad Arnhem ci sono bar dove si paga solo con la carta di credito. Abbassare le commissioni incentiverebbe anche gli italiani a non utilizzare più i contanti».l
 

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