Il Tirreno

Lucca

Nel Duomo di Castelnuovo i funerali del ragazzo morto dopo una lunga serie di operazioni e ricoveri

L'abbraccio della gente a Danilo

Luca Dini
Un momento dei funerali nel Duomo di Castelnuovo
Un momento dei funerali nel Duomo di Castelnuovo

Lo strazio della mamma: «Voglio la verità sul decesso di mio figlio»

14 aprile 2011
2 MINUTI DI LETTURA





 CASTELNUOVO. A 11 giorni di distanza dal decesso, Danilo Bernandes Pedrosa, 24enne ragazzo brasiliano residente a Castelnuovo, ha potuto ricevere l'ultimo abbraccio di parenti ed amici. Ieri, nel Duomo cittadino, si è svolto il funerale del giovane morto il 2 aprile all'ospedale Careggi dopo una lunga serie di operazioni e di ricoveri. Struggente il dolore dei familiari ed in particolare della madre Anna che è stata sempre vicina alla bara del figlio. Il parroco don Gianfranzo Lazzareschi ha ricordato con affetto il ragazzo che aveva collaborato anche con la parrocchia: «Ci ha dato una mano a sistemare l'archivio informatico - ha detto nell'omelia - era un ragazzo dolce, rispettoso e sereno. Ogni volta che apriremo quel programma sul computer, lo ricorderemo». La madre Anna però adesso cerca la verità. Tutto è iniziato nel maggio 2009 quando Danilo ha avuto un incidente d'auto in Brasile. Da qui è cominciata la sofferenza, i problemi alla trachea, le operazioni e la disperazione della madre Anna che con un esposto alla procura di Pisa ha chiesto accertamenti sulle cause del decesso dl giovane ricoverato prima all'ospedale e poi a Careggi. La madre vuole sapere se Danilo le è stato portato via da qualche errore commesso in ospedale. Il giovane era un ragazzo solare e pieno di gioia come lo ricordano gli amici, un ragazzo generoso che alla madre ha chiesto di donare i propri organi nel caso non ce l'avesse fatta, un ragazzo che muore un giorno prima di poter festeggiare 24 anni.  Danilo era stato ricoverato al Cisanello lo scorso mese di dicembre dopo una crisi respiratoria, a metà dicembre era stato operato per la riduzione della trachea. Poi un nuovo intervento e varie complicazioni sino al trasferimento a Firenze, fortemente voluto dalla mamma. Il figlio aveva firmato il consenso alle dimissioni da Pisa per seguire i suggerimenti del medico Macchiarini che le consigliava di portare Danilo a Careggi.  A Firenze gli era stato trovato un'aneurisma, poi era stato sottoposto ad altri interventi sino a metà gennaio. A marzo, il ragazzo sembrava in ripresa, ma prima di un nuovo intervento per il cambio della protesi alla trachea, Danilo era stato di nuovo male. Altra operazione e l'edema cerebrale, fatale. Oltre alla mamma Anna, lo piangono la sorella, sposata a Castiglione, il fratello, arrivato dal Brasile, la fidanzata Rita con cui sognava le nozze, oltre agli ex colleghi di lavoro della Ma.Gher. di Castelnuovo e della Cmg di Pieve Fosciana.
Primo piano
La storia

Emiliano a 84 anni torna a vedere grazie al "miracolo" di un oculista toscano: «Ero cieco, ora la mia vita è di nuovo a colori»

di Elisabetta Giorgi