Lucca, allagati gli uffici del giudice di pace
La rottura di un tubo mette ko gli uffici, palazzo chiuso
LUCCA. L’attività del giudice di pace al palazzo di Giustizia di via Carrara è stata sospesa dalla mattina di lunedì 12 febbraio con un provvedimento del presidente del tribunale Gerardo Boragine che, dopo l’intervento dei vigili del fuoco nei locali dell’edificio, ha ritenuto gli stessi inagibili e quindi, per salvaguardare la salute dei lavoratori, ha disposto l’immediata chiusura degli uffici in attesa di un’ulteriore valutazione da effettuarsi all’esito del sopralluogo dei vigili del fuoco. Per ovviare a questa situazione di estrema difficoltà il presidente del tribunale ha costituito un presidio di cancelleria penale e civile e dell’ufficio Unep (ufficio unificazione esecuzioni e protesti) al tribunale Galli Tassi che sarà curato dalla direttrice Paola Rosso. In buona sostanza due stanze del giudice di pace stamani erano state completamente allagate durante la notte. Inizialmente era sorto il sospetto di una perdita dal tetto del vecchio “Palazzaccio”, ma gli adeguati controlli dei vigili del fuoco diretti dall’ingegner Davide Silvestri hanno escluso quell’ipotesi. E’ emerso invece che la copiosa perdita è legata alla rottura di un tubo interno in grado di alimentare l’impianto di riscaldamento che alimenta l’intero edificio.