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Livorno in mezzo al caos. Allenatore e settore giovanile: le novità

di Alessandro Lazzerini

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Formisano ancora lì, Doga spinge Lucarelli ma ci sono altri 3 nomi. Un gruppo di imprenditori pronto a rilevare il settore giovanile ma a precise condizioni

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LIVORNO. Nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno Alessandro Formisano di telefonate ne avrà ricevute diverse. Non è arrivata quella del presidente Joel Esciua che non avrebbe dovuto fargli auguri, ma comunicargli l’esonero pre-annunciato domenica sera al termine della gara di Carpi. In questo momento Formisano è ancora l’allenatore del Livorno, con il presidente che sta cercando il sostituto giusto prima di fare qualsiasi mossa.

La giornata di ieri è stata intensissima, con un’infinità di telefonate o videochiamate tra Esciua e vari allenatori sul tavolo dei papabili. Nessuna decisione definitiva, però, e quindi nemmeno la comunicazione ufficiale della conferenza stampa. Si naviga a vista, senza un minimo di progettualità.

Il solito casting

Accadde il primo anno per scegliere l’allenatore in Serie D. Si verificò anche dopo l’esonero di Favarin per arrivare al nome di Fossati. Il “casting” a cui ci ha abituati il presidente Esciua si sta ripresentando anche in questa occasione. Modalità che invece non c’era stata per arrivare a Indiani e Formisano. Questa volta, però, la questione è clamorosa. Formisano è in bilico da fine settembre, dopo sconfitta contro l’Ascoli. In questa forbice di tempo, il tecnico ha rischiato l’esonero in più occasioni, due volte nelle ultime settimane. E qualsiasi società dopo la sconfitta di Carpi, nel viaggio di ritorno avrebbe avuto già il nome pronto. Il Livorno, no. Una giornata infinita di chiamate, sondaggi, consigli e via dicendo. Il caos regna sovrano, in momenti in cui invece servirebbero lucidità, raziocinio e il coraggio di imboccare una via, seguirla e sperare che sia quella giusta.

I nomi sul tavolo

La situazione legata a Cristiano Lucarelli ve l’abbiamo già spiegata nei giorni scorsi. É il nome migliore per mille fattori, a partire dallo spessore tecnico, ma è anche quello più esigente. Cristiano può valutare Livorno se c’è una proposta pluriennale e con un progetto chiaro. Altrimenti rischiare il flop a casa sua sarebbe una follia assurda. Nella giornata di ieri, come detto, Esciua ha parlato con vari allenatori. Greco è uscito di scena tornando alla Torres, con Gorgone e Pavanel non ci sono stati contatti.

E allora sul tavolo chi c’è? Tre nomi. Uno è Gianluca Savoldi, ex Primavera del Renate. Quattro anni in nerazzurro per il figlio di Beppe, che in Lombardia ha portato la squadra dalla Primavera 4 alla Primavera 2, vincendo il titolo Berretti nel 2023. In estate sarebbe stato l’allenatore del Viareggio se fosse andato in D, invece è saltato tutto. Ottimo lavoro al Renate, sì, ma sarebbe all’esordio tra i senior.

Le alternative portano ad Andrea Dossena, ex calciatore di Napoli e Liverpool tra le altre. Secondo in D col Ravenna nel 21/22 ha poi portato Renate e Pro Vercelli ai playoff di Serie C nelle stagioni successive, prima di passare alla Spal. Lo scorso anno è stato esonerato dal club estense (poi fallito) con la squadra in zona playout. Il terzo nome porta a Michele Marcolini, ex centrocampista del Chievo. Per lui esperienze con Lumezzane, Pavia, Alessandria (con cui ha vinto una Coppa Italia di Serie C) in terza serie e con Novara e Chievo in B (dai clivensi fu esonerato dopo una sconfitta con il Livorno). L’ultimo club è stato l’Albinoleffe nel 2021/22 con salvezza tranquilla. Nei due anni successivi è stato il Ct di Malta. Occhio però perché Esciua potrebbe anche tirare fuori un altro nome a sorpresa.

Settore giovanile

Non solo la prima squadra, ma negli ultimi giorni tanti dei riflettori sono finiti sulla situazione piuttosto caotica del settore giovanile. Anche di questo tema il presidente Esciua ha promesso di parlare nella conferenza stampa che dovrebbe essere in programma oggi, ma per cui non c’è stata ancora nessuna comunicazione agli interessati. Negli ultimi giorni un gruppo di imprenditori livornesi starebbe pensando di prendere in gestione il settore giovanile.

Tra questi ci sarebbe anche Mirco Peiani, chiamato in causa dopo aver pagato il pranzo per la trasferta dei ragazzi a Busto Arsizio. Il patron di Uappala avrebbe accettato di far parte del gruppo che sta avendo contatti con Luca Mazzoni, le cui dimissioni ormai sono un lontano ricordo. Il pool di imprenditori ha messo una conditio sine qua non per la riuscita dell’operazione: Esciua dovrebbe rimanere fuori da qualsiasi decisione riguardante il settore giovanile (e la Scuola calcio). Si è parlato di un accordo di gestione per 2 anni. Vedremo quelli che saranno gli sviluppi. 

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