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Carichi, tosti, orgoglio di Livorno: l’Unicusano all’assalto della A1

Carichi, tosti, orgoglio di Livorno: l’Unicusano all’assalto della A1<br type="_moz" />

Davanti a un pubblico caloroso, presentata la nuova rosa biancoverde. E dal mercato arriva il grande colpo: preso Mbandà, top player ex azzurro

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È stata una serata speciale, di quelle che lasciano il segno. La cerimonia di presentazione dell’Unicusano Livorno Rugby 1931, andata in scena sabato al campo ‘Maneo’, ha sancito il ritorno ufficiale dei biancoverdi in Serie A1.

È stata una serata vissuta con emozione, fierezza e senso di appartenenza, da parte di tutto il club, compresi i più piccoli, che hanno creato un corridoio per accogliere i componenti della squadra.

A dare ancora più peso e prestigio all’evento, è stato l’annuncio del grande colpo di mercato: l’arrivo di Mata Maxime Esuite Mbandà, terza linea classe 1993, 29 volte azzurro, già scudettato con il Calvisano e protagonista in Pro14 con le Zebre Parma.

Un nome che non ha bisogno di presentazioni, né in campo né fuori.

Mbandà, che colpo!

Alto 189 cm per 106 kg, Mbandà è uno dei flanker italiani più rappresentativi dell’ultimo decennio. Nato a Roma da padre congolese e madre italiana, cresciuto a Milano e rugbisticamente formato nell’Accademia FIR, ha scritto pagine importanti della storia recente dell’Italrugby. Il suo debutto in Nazionale risale al 2016, a San José contro gli Stati Uniti, e da allora è stato un punto fermo per diversi anni, partecipando a più edizioni del Sei Nazioni e alla Coppa del Mondo 2019 in Giappone.

Ma Maxime è molto più di un atleta. Nel 2020, durante il lockdown, ha prestato servizio come volontario alla Croce Gialla di Parma, distinguendosi per umanità e coraggio. Un gesto che gli è valso il riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica, per mano del Presidente Sergio Mattarella.

Oggi, dopo l’esperienza a Colorno, ha scelto Livorno. «Mi sono trasferito in Toscana per motivi personali», ha dichiarato. «Gianluca Guidi mi ha allenato per anni e con lui ho un rapporto speciale. È stato lui a convincermi: ho accolto con entusiasmo il suo invito, l’ambiente è coinvolgente, e sono qui con grande motivazione. Chi mi conosce lo sa: non vengo agli allenamenti per timbrare il cartellino».

Giovani con cuore antico

La rosa biancoverde che affronterà il girone 1 della Serie A è composta in larga parte da livornesi di scoglio, cresciuti nella floridissima cantera del club. L’età media è tra le più basse del torneo, e proprio per questo l’arrivo di un giocatore esperto e carismatico come Mbandà rappresenta un tassello fondamentale per la crescita del gruppo.

L’Unicusano Livorno Rugby è l’unica realtà toscana presente tra A Elite e A1. Il club ha scelto di puntare sulla continuità del vivaio, sulla valorizzazione dei talenti locali e su un progetto tecnico guidato con visione e passione da Gianluca Guidi, affiancato dai tre giocatori-allenatori Rocco Del Bono, Edoardo Mannelli e Antonio Tangredi.

Presentazione al Maneo

La cerimonia, condotta con verve da Daniele Aspromonti, ha visto salire sul palco – allestito sotto la porta sud del campo – tutti i 40 giocatori della rosa, chiamati uno ad uno davanti al pubblico.

Assenti giustificati Christian Brasini e Jacopo De Rossi, impegnati in Coppa Italia con l’Accademia FIR ‘Ivan Francescato’.

Oltre a Mbandà, sono stati presentati anche Francesco Agnelli (classe 2006, proveniente dal Colorno) e Francesco Stefanini (classe 1993, ex Florentia Rugby) ed è stato ufficializzato il ritorno in biancoverde di Andrea Nannoni (classe 2003), reduce da una stagione in A Elite con la Lazio.

A prendere la parola, tra gli applausi, anche il presidente Giovanni Riccetti, il capitano Giacomo Gragnani e lo stesso Gianluca Guidi, oltre ai membri dello staff tecnico.


 

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