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Pianto amaranto, Livorno così non va: quinta sconfitta nelle ultime sette partite

di Alessandro Lazzerini
Il tecnico del Livorno
Il tecnico del Livorno

Va avanti sul campo della Pianese, ma si fa rimontare e perde: Formisano è in bilico. A fine partita i tifosi contestano Esciua, il tecnico, ma stavolta anche i giocatori

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PIANCASTAGNAIO. Cinque minuti da incubo e il Livorno cade ancora (2-1). A Piancastagnaio gli amaranto vanno avanti con una grande azione chiusa da Cioffi, ma a cavallo tra il primo e il secondo tempo prima incassano il pari di Bellini, poi il sorpasso di Martey. Nell’ultima mezz’ora la squadra non riesce a costruirsi un’occasione per il pari. Neanche con la forza della disperazione per un forcing finale. E’ la quinta sconfitta nelle ultime sette e i tifosi invitano il presidente Joel Esciua e il tecnico Alessandro Formisano a farsi da parte ma stavolta sono contestati anche i giocatori. Le prossime ore saranno di valutazione, per capire se la società deciderà di andare avanti con l’allenatore oppure operare un cambio alla guida.

Scelte e avvio senese

Formisano conferma gran parte della formazione che aveva ben figurato contro il Campobasso. Il modulo è ancora il 4-2-3-1, con due sole novità: Panaioli al posto di Marchesi, non al meglio e quindi in panchina, e Di Carmine preferito a Dionisi. Parte fortissimo la squadra di casa con Chesti che si beve mezza difesa del Livorno, dribbla Noce come ultimo difensore, ma c’è Ciobanu sul primo palo a rispondere presente. Al 16’ Peli va giù in area di rigore: per il direttore di gara è penalty. Formisano chiama l’Fvs e viene premiato: il contatto di Baldi è veramente lieve e il rigore è annullato. Al 24’ è Sussi dal limite a mandare alto.

Botta e risposta

Al 34’ il Livorno passa in vantaggio segnando un gran gol. Lancio in verticale di Hamlili, Biondi lavora benissimo spalle alla porta, tacco per l’inserimento di Cioffi che davanti a Filippis trova l’angolo lontano. E’ il gol che sblocca il digiuno su azione del Livorno che durava da 616 minuti. Al 42’ gli amaranto avrebbero anche la chance del raddoppio ma su cross di Ghezzi, Cioffi colpisce male di testa. Sembrerebbe un primo tempo ormai concluso, ma al terzo minuto di recupero, su quattro concessi, Bellini scappa via a Noce, sfrutta un liscio clamoroso di Ghezzi e davanti a Ciobanu non sbaglia: 1-1. L'imbattibilità della porta amaranto crolla dopo 225'.

Avvio fatale

Neanche il tempo di ripartire che il Livorno finisce sotto. Cinque minuti, a cavallo tra i due tempi, da incubo per i labronici. Al 47’ Bellini col tacco apre un’autostrada per Martey che si ritrova davanti a Ciobanu e in diagonale trova il vantaggio. Partita ribaltata in un amen.

Immediata la reazione amaranto: al 50’ doppio salvataggio sulla linea della Pianese, la palla arriva a Panaioli che manda alto. Al 59’ il Livorno rischia tantissimo: Ciobanu esce male, Martey ci prova da trequarti campo, a porta vuota, ma il tentativo esce di poco. Formisano opta per tanti cambi: dentro Peralta, Haveri, Gentile e poi Malva, per Panaioli, Ghezzi, Antoni e Cioffi. Nel finale anche Dionisi per Biondi. Ma le sostituzioni non sortiscono gli effetti sperati. Il Livorno fa fatica ad avvicinarsi all’area dei bianconeri, l’assedio finale non c’è e la difesa della Pianese ha la meglio su ogni lancio lungo tentato.

E adesso?

Il Livorno torna in piena zona playout. Sette punti in otto partite e soli 4 gol segnati. In questo weekend Bra e Torres potrebbero sorpassare o comunque accorciare. Nel finale il centinaio di tifosi presenti a Piancastagnaio invitano i giocatori a “tirare fuori gli attributi” e Formisano ad andarsene. Di sicuro le prossime saranno ore di riflessione in casa amaranto con la panchina del tecnico campano che torna in discussione. Sarà un lungo weekend.

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