Il Tirreno

Livorno Fatta la salvezza, c’è da far la rivoluzione. O almeno quasi una rivoluzione. Il mondo Libertas, galvanizzato dalla permanenza in categoria raggiunta contro Vigevano e spinta dalle ambizioni del presidente Marco Benvenuti, vuole affacciarsi al prossimo campionato di Serie A2 con progetti senza dubbio superiori a quelli della stagione appena conclusa.

La prima dimostrazione in questo verso arriva con l’innesto di Ferencz Bartocci, in uscita da Tortona, in A1, dove per anni ha rappresentato il fulcro del progetto bianconero. Il dirigente marchigiano è arrivato in Piemonte nel 2019. Nel 2021 è arrivata la Serie A1 con la conquista del premio “miglior dirigente” dell’A2 assegnato proprio a Bartocci. Nei quattro anni successivi è stato l’amministratore delegato del club con cui ha raggiunto i vertici del basket italiano. Il suo arrivo in casa LL rappresenta un lusso per la categoria, un salto di qualità notevole per la società amaranto. In parallelo nei giorni scorsi è arrivato il saluto per il ds Gianluca Mannucchi, colonna portante della Libertas in questi anni che è già stato ufficializzato a Caserta. Da valutare la posizione del consulente di mercato Guido Iozzelli che però era arrivato a Livorno con il ruolo, in pratica, di gm. Possibile che il dirigente pistoiese possa uscire.

In panchina non ci sarà coach Gennaro Di Carlo. Nel pomeriggio di ieri il club amaranto ha salutato l’allenatore di origini casertane che ha portato la Libertas alla salvezza. Nell’accordo sottoscritto un paio di mesi fa, la LL (in caso di salvezza) aveva possibilità di non riconfermare Di Carlo pagando una buonuscita e così ha fatto.

La caccia al nuovo allenatore è partita e il nome forte sul taccuino di Bartocci è Alessandro Ramagli. Tecnico livornese, cresciuto nel settore giovanile del Don Bosco, e con 4 promozioni in A1 nel palmares con Biella, Pesaro, Virtus Bologna e Verona. L’ultima stagione ha guidato proprio il club gialloblù, dove con 286 presenze è l’allenatore più longevo di sempre. Su di lui è fortissimo il pressing di Avellino che ha presentato un’offerta davvero onerosa al tecnico labronico.

La Libertas lo vuole fortemente e ci sta provando con convinzione, ma sta anche valutando delle alternative. Un nome è quello di Maurizio Buscaglia (anche lui sul taccuino di Avellino), così come Devis Cavina (che pare però aver declinato). Un nome, anche quello livornese, che stuzzica è Andrea Diana, che però ha un ruolo importante da vice a Trapani in zona Scudetto.

Dalla società alla panchina fino ai giocatori. Cosa ne sarà del roster che ha conquistato la salvezza? Chi ha contratto garantito è Ariel Filloy che vestirà la maglia amaranto anche nella prossima stagione. Probabilissima anche la permanenza di Gregorio Allinei, autore di un gran finale di campionato con Di Carlo e sono in rialzo anche le quotazioni di Luca Tozzi.

Addio praticamente certo per Fratto, Italiano, Pollone e Bargnesi, così come per Banks che (a meno di ripensamenti) chiuderà la sua carriera. Difficile anche la permanenza di Hooker, mentre resta da valutare il futuro di capitan Fantoni. Su Buca aumentano le sirene dagli States anche se c'è contratto.

Sul fronte nuovi innesti il primo nome caldo già testimonia le ambizioni della LL. Si tratta del cecinese Lorenzo Caroti, playmaker classe 1997 reduce dalla promozione in A1 con Udine (oltre 8 punti di media). Per lui tre promozioni negli ultimi quattro anni, le altre con Cremona e Verona (con Ramagli allenatore).

Nomi su cui in questi giorni sono stati fatti dei sondaggi sono anche quelli del pivot Edoardo Del Cadia (7 punti e 5 rimbalzi di media a partita), ex Brindisi e del compagno di squadra Arletti (esterno classe 2001). Entrambi sarebbero giocatori utili in uscita dalla panchina.l