L’Unicusano cade sul più bello ma la Grande Meta resta vicina
Al “Montano” passa Verona, i risultati però aiutano i biancoverdi. Ora triangolare con Valsugana e Calvisano: in due saliranno in serie A
Livorno Il Verona passa al Montano, ma il sogno dell’Unicusano Livorno Rugby non finisce qui. Sì perché oltre ai biancoverdi, nei quarti di finale dei playoff di serie A, anche Valsugana e Calvisano hanno perso (rispettivamente contro Biella e Paese), quindi adesso scatta il triangolare tra le tre squadre ieri sconfitte, due delle quali saliranno in serie A girone 1. C’è ancora speranza, dunque, altre due partite da giocare per provare a conquistare il traguardo.
Intanto, ieri è finita 9-24 al Montano. Avvio brillante, Livorno subito pimpante che prova a guadagnare metri. Al 12’ arriva il momento di sbloccare il risultato. Del Bono subisce fallo e i biancoverdi optano per la via del piazzato, che lo stesso numero 10 biancoverdi si incarica di calciare: dal clamore di un tifo accesissimo al silenzio assoluto al momento dell’esecuzione, che l’apertura labronica realizza centrando i pali e portando i suoi sul 3-0. Verona incassa e poi risponde al 15’ con Venter, che tenta i pali dalla lunga distanza, ma senza successo.
Al 22’ i biancoverdi intercettano un calcio degli scaligeri nell’area dei ventidue. La palla resta in gioco e Giunta prova a raggiungerla prima che esca dal campo, ma scivola sul più bello e una grande occasione sfuma. Alla ripresa del gioco, Verona imposta l’azione che lo porta al pareggio, grazie a una punizione guadagnata centralmente che Venter trasforma agilmente.
Dopo il giro di boa della prima frazione Verona fa vedere le cose migliori, cercando a più riprese la via della meta. Livorno resiste in modo composto e poi attende paziente il momento buono per ribattere. Arriva al 37’ quando un tenuto a terra provoca il calcio di punizione che Del Bono spedisce direttamente in mezzo ai pali, per il suo secondo piazzato che vale il 6-3. È questo il punteggio con cui si va al riposo, dopo che l’ultima azione prima del fischio ha visto Livorno tentare invano la via della meta.
Il piede ispirato di Del Bono non si raffredda nell’intervallo, anzi torna subito a colpire a inizio ripresa, quando al 42’ centra nuovamente i pali sul terzo piazzato assegnato dall’arbitro ai biancoverdi. Il divario nello score si allunga per la prima volta sul + 6. È una bella sensazione anche se dura solo una manciata di minuti, perché al 46’ Venter replica su piazzato e riporta Verona a -3. Ma Livorno è in partita e non si limita a cercare punti su palle da fermo. Così al 47’, dopo un’azione insistita in più fasi la palla capita di nuovo dalle parti di Del Bono, che stavolta tenta il drop dalla distanza, ma la mira è a lato.
Il momento della prima meta dell’incontro arriva al 58’ e purtroppo non è di marca locale. La firma Bezzolato al termine di una penetrazione degli scaligeri sugli sviluppi di una touche battuta sulla sinistra, dentro l’area dei ventidue. Venter realizza pure la successiva trasformazione al piede, quindi Verona passa per la prima volta in vantaggio. Il punteggio diventa 9-13.
Il momento si fa delicato per le sorti dell’Unicusano, con le energie che cominciano a calare e coach Squarcini che opta per il primo cambio: dentro Piras per Ianda. Al 65’ c’è una nuova chance su piazzato per i labronici, ma stavolta il mancino di Rocco Del Bono non è preciso. Verona attinge a più riprese dalla panchina per immettere forze fresche, quindi al 77’ Venter fa di nuovo centro su calcio piazzato e Verona va sul 9-16 a tre minuti dal fischio finale. Due minuti dopo il 10 antracite si ripete e il punteggio si porta sul 9-19. Prim dell’amaro the c’è tempo anche per la meta di Dowd, che fissa il finale sul 9-24. l
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