Il Tirreno

Livorno

Libertas occhio agli ex cugini

di Fabrizio Pucci
Fantoni
Fantoni

Domenica arriva l’Urania Milano con Cardani in panchina e Pagani in campo Fantoni recuperato, Andreazza pronto ad aumentare il minutaggio di Italiano

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LIVORNO. Senza sosta. E senza pietà. Non importa se ci troviamo nel bel mezzo delle festività di fine anno: il calendario impone il suo ritmo forsennato, cosicché anche Natale e Santo Stefano sono sembrati due giorni normali, come se fossero un mercoledì e un giovedì d’ottobre.

Sì, perché tra una fetta di pandoro e l’altra, e qualche bollicina (da assumere con moderazione e non solo per via delle rigide regole del nuovo Codice della Strada), la Libertas si è allenata nel fortino di Via Pera anche mercoledì e ieri. La vittoria ottenuta il 22 dicembre contro Piacenza, preziosissima, è comunque un ricordo già abbastanza lontano.

Adesso c’è da pensare alla dura sfida contro Urania Milano degli ex cugini Marco Cardani e Giordano Pagani. Si gioca dopo domani alle 18, con arbitri Viti, Almerigogna e Tarascio.

A testa bassa

La Libertas è consapevole della difficoltà a cui andrà incontro in questa partita, ma al contempo sa bene che vincere al PalaMacchia – dove l’ambiente è magico e gli Amaranto centuplicano la loro energia – è impresa ardua per tutti. I due punti conquistati con l’Assigeco hanno momentaneamente portato la truppa di Andreazza in zona franca, quella dove la salvezza è sicura senza dover passare dalle forche caudine dei playout.

É chiaro che – a dicembre – non è possibile fare calcoli e men che meno cullarsi sui successi di giornata sebbene questi possano regalare una classifica da sballo. E non è neanche il caso di andare a rovistare nei cassetti altrui. Ad esempio, domenica c’è lo scontro diretto tra Cento e Vigevano, ma la LL deve rimanere con la testa sul manubrio e pensare prima di tutti ai fatti propri e solo al 40’ dare uno sguardo ai risultati delle dirette concorrenti.

Gruppo ok

Proprio questo atteggiamento può garantire quella concentrazione feroce con cui la squadra si è allenata in questi giorni, per niente distratta dalle luci intermittenti degli alberi di Natale.

L’infermeria è vuota e questa è – di per sé – una buona notizia, visto l’affollamento degli ultimi due mesi. Dapprima c’è stato il guaio alla schiena che ha afflitto Tozzi, poi il naso rotto di Fantoni e il malanno muscolare di Italiano. “Nazza” domenica scorsa è tornato ad assaporare il clima-partita, ma per soli 5’. Con una settimana in più di lavoro sulle gambe, è auspicabile che il suo minutaggio cresca, anche se è fisiologico che non possa raggiungere quello che faceva registrare prima dell’infortunio. Al posto di combattimento ci sarà Fantoni che contro Piacenza ha rimediato un altro colpo nel naso martoriato, ma figuriamoci se uno con la tempra d’acciaio come il capitano, può arrendersi. Anzi: maschera protettiva in carbonio e via.

Fattore campo

Domenica scorsa contro Piacenza il ‘Macchia’ era sold out nel contesto di una giornata meteo infame e in pieno shopping natalizio. Certo, la partita è stata disputata alle 20,30 e quindi in molti, dopo aver pensato a che cosa regalare a parenti e amici, sono andati al palasport, anziché tornare a casa. Ma attenzione: questo non era affatto scontato. Significa che i tifosi amaranto hanno capito che la squadra ha bisogno di loro. E che – dopo anni di vittorie in serie – anche vincerne una ogni tre è fieno in cascina in chiave salvezza. Tutte queste considerazioni lasciano presagire che domenica pomeriggio il glorioso PalaMacchia ribollirà di tifo. Un eventuale successo contro Urania sarebbe un bel mattone sull’edificio della permanenza in A2. La gente lo sa ed è pronta a fare la sua parte per trascinare Fantoni e compagni verso la vittoria.
 

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