Livorno, nel post-gara Mazzoni vieta le domande al Tirreno: il motivo
La soddisfazione di Indiani: «L’ingresso di Rossetti ci ha dato grande peso in fase offensiva»
LIVORNO. «Non risponderemo alle domande del Tirreno». Luca Mazzoni, nella sostanza ormai vero direttore generale, durante la conferenza stampa post-partita mette il bavaglio al nostro giornale . E quindi ai tifosi, perché le domande non vengono fatte per piacere personale ma per dare un servizio ai lettori.
Ci sarebbe da ridere (o da piangere?) pensando alle motivazioni, ma qui si è sorpassato il limite di qualcosa di sacro come la libertà di stampa. Il silenzio stampa non è frutto di qualcosa che abbiamo scritto di “non vero”. Ma di qualcosa che “non è piaciuto”. Ovvero l’articolo sulle proteste dei tifosi contro i mancati auguri di compleanno a Igor Protti.
Mazzoni aveva parlato di Tirreno come “non allineato”. Esatto. Bravo. Se essere “allineato” vuol dire essere dei tappetini rossi proni alle regole imposte dal padrone, allora ha ragione: no, non siamo allineati. E se c’è una protesta dei tifosi, la riporteremo sempre.
Così come evidentemente non sono “allineati” i tifosi scesi in campo sull’argomento. La Curva Nord oltre ad aver ripescato una storica bandiera con su scritto “Protti 10”, ha esposto lo striscione “Il compleanno di Igor dimenticato, non ha futuro chi non rispetta il passato”. Lunghi cori in curva a favore di Protti, poi due cori contro Esciua e Mazzoni.
Tornando alla vittoria, Paolo Indiani è soddisfatto. «Anche nel primo tempo avevamo fatto una buona partita. La differenza l’hanno fatta alcuni nostri errori in fase difensiva. Nella ripresa tutto ci è riuscito meglio e abbiamo fatto una partita irripetibile. L’ingresso di Rossetti ci ha dato grande peso in attacco, a parte i gol. Non abbiamo concesso nulla. Sono felice per i ragazzi». Deluso dall’altra parte Giovanni Di Meglio, secondo dello squalificato Malotti: «C’è poco da dire, nel secondo tempo non siamo rientrati in campo».