Livorno, mister Indiani tuona: «Con questo organico avere ambizioni di vertice è dura»
Il tecnico elogia la squadra ma avverte la società: «Servono rinforzi». E il match di Coppa contro il Grosseto forse si giocherà sabato sera
LIVORNO. Prima uscita ufficiale vittoriosa per il Livorno di mister Paolo Indiani che all’Armando Picchi ha battuto 3-0 la Zenith Prato passando così il turno in Coppa Italia. Avvio con gol di Malva, poi una mezz’ora di predominio ospite prima che gli amaranto prendessero in mano le redini della gara. I gol di Ndoye e Capparella nella ripresa a certificare l’accesso al primo turno, contro il Grosseto, una delle principali rivali per la corsa alla promozione (al momento si gioca domenica 1 settembre, ma le due società stanno cercando di spostare la gara a sabato 31 agosto alle 20.30).
Complessivamente soddisfatto della prima uscita il tecnico del Livorno. «La prima mezz’ora è da rivedere – esordisce il Mago di Certaldo -. Ma già negli ultimi quindici minuti del primo tempo ci eravamo spostati sui binari giusti e si era intravisto quello che poi è venuto fuori nella ripresa. Loro ci aggredivano bene, avevano avuto un approccio migliore, mentre noi siamo partiti contratti. Il motivo? Forse perché era la prima ufficiale, ma di sicuro loro erano più brillanti e hanno avuto un grande inizio. Nella ripresa siamo andati molto bene e alla fine la vittoria direi che è stata ampiamente meritata».
La sensazione è che alla squadra manchi ancora qualcosa. Come sempre Indiani non si nasconde e sottolinea quelle che, secondo lui, ad oggi sono le mancanze della rosa a disposizione. «Va trovata una prima punta di livello che al momento non c’è. In generale servono rinforzi perché con questo organico, pur facendo il massimo, avere ambizioni di vertice sarebbe dura».
Il Livorno ha cambiato marcia in particolar modo dal sessantesimo in poi, dopo il doppio ingresso di Luci e Frati al posto di Regoli e Marinari, con il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3, con Luci-Hamlili e Bellini a centrocampo. Più compattezza in mediana e squadra equilibrata. «Ripeto, l’inerzia era già cambiata alla mezz’ora. Con il doppio cambio sicuramente abbiamo consolidato maggiormente l’avere in mano il pallino della gara. L’entrata di Luci è stata fondamentale, è ancora in grado di dare un grosso apporto. Il cambio modulo? Non possiamo pensare di giocare in un modo solo, ma dobbiamo avere più soluzioni e questa partita ne è la dimostrazione».
Un po’ sottotono, tra i singoli, Vieri Regoli che aveva iniziato la gara da esterno a sinistra sulla linea dei trequartisti per poi spostarsi da prima punta dopo l’uscita di Malva. Per l’ex Tau, tra i migliori in questo avvio di stagione, niente di grave, ma fortunatamente solo una contusione che lo ha messo fuori causa al ventesimo. «La prima punta non è il suo ruolo, ma dopo l’uscita di Malva siamo stati costretti a cambiare. In panchina non avevamo altre prime punte, se non il giovane Pavlenko, e abbiamo preferito lasciare Capparella nella sua posizione preferita, quella di trequartista, dove stava facendo molto bene».Si entra dunque in una settimana importante. il grido di Indiani va ascoltato perché nessuno come lui ha il polso della situazione.l
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