Il lungo viaggio parte da Caserta: Libertas, guai sbagliare la prima
Tre trasferte nel giro di sette giorni, squadra carica dopo il colpo con Herons. Andreazza: «Settimane complicate per colpa degli infortuni, ci servirà cinismo»
LIVORNO. Altro che “Aprile, dolce dormire”: la Libertas in queste mese appena iniziato deve stare ben sveglia a dispetto del vecchio adagio che ci declamavano le nonne. In tre settimane gli amaranto scendono in campo quattro volte di cui tre in trasferta prima del derby, dove il fattore campo – storicamente – viene azzerato. Insomma: il coefficiente di difficoltà è così alto che al confronto i tripli salti mortali carpiati del campionissimo di tuffi Greg Louganis, diventano una semplice siuski. Il programma è nutrito. Prima di recuperare (martedì) la partita di Sant’Antimo rinviata per gli impegni di Williams con la Nazionale olandese e prima di risalire la Penisola per andare a render visita a Legnano, la Libertas comincia il suo mese di aprile complicatissimo al PalaPiccolo di Caserta (palla a 2 alle 18, arbitri Guarino di Campobasso e De Giorgio di Giarre) contro la Paperdi che sta vivendo gli ultimi sussulti di una stagione pressoché compromessa.
Acqua alla gola
Quest’anno gli eredi degli ‘Scugnizzi’ che vinsero lo scudetto nel 1991 ne hanno viste di tutti i colori. Hanno cambiato allenatore (a novembre via Bartocci, dentro Dell’Imperio), rivoluzionato il roster (su tutti vale la pena citare gli arrivi di Alibegovic e Vitale) e si sono spostati dal PalaJacazzi di Aversa, allo storico PalaPiccolo, dove nei primi Anni 80, griffata Latte Matese, la mitica Juve mosse i primi passi di quel cammino che la condusse a cucirsi il tricolore sul petto un decennio più tardi.
É chiaro che dentro questo frullatore, i bianconeri facessero fatica. E così è stato. Poche vittorie (6, ma attenzione: 2 nelle ultime 3 con la sconfitta sabato scorso a Legnano arrivata solo all’overtime), ma anche un pesantissimo 2-0 a favore negli scontri diretti contro Salerno e questo apre un capitolo a parte. Anche perché se Arechi non avrà espugnato Desio nell’anticipo, Caserta si giocherà tutte la chance salvezza proprio contro la LL. Il motivo è semplice: se la Juve vince oggi, può fare un clamoroso filotto visto che le ultime tre partite (compreso il recupero con NPC Rieti) non sono impossibili. Insomma: questa partita rischia di essere un rompicapo o – classifica alla mano - una formalità anche se poi sarà l’atteggiamento della Libertas a fare la differenza.
É chiaro, però che Caserta non se la passa bene e che ha l’acqua alla gola nonostante un roster di tutto rispetto. Basti pensare al lungo (ed esperto) Paci al giovane numero 5 montenegrino Mehmedoviq, a un pacchetto di esterni assai cospicuo sul piano numerico e da non disprezzare su quello del talento.
Libertas carica
La truppa di Andreazza, sebbene alle prese con la consistente riduzione delle rotazioni dovuta agli infortuni di Lucarelli e Terenzi, si presenta al PalaPiccolo con il bioritmo in rialzo. La balbettante prestazione di Piacenza è un ricordo dai contorni resi sfumati dalla pesantissima vittoria ottenuta nel giorno di Sabato Santo contro Herons Montecatini che ha visto gli amaranto ribaltare anche la differenza canestri: dato per nulla residuale che al momento pone la LL al secondo posto. A Caserta servirà la solita prestazione di sostanza in difesa e grande lucidità in attacco. Sembra banale e ripetitivo, ma la chiave – specie in trasferta – è sempre quella.
Le parole del coach
Alla vigilia della partenza, coach Andreazza ha descritto le difficoltà con cui deve fare i conti la sua squadra: «Giochiamo la prima di tre trasferte che decideranno la nostra posizione in classifica. Veniamo da settimane complicate con molti infortuni. Non sempre riusciremo a vincere partite come quella contro Herons. Dobbiamo essere più consistenti e cinici nelle partite in cui giochiamo meno bene».