Il Tirreno

LIVORNO. Diciamo pure che i nostri mercati di gennaio, almeno negli ultimi 10 anni, non ci hanno mai regalato grandi gioie. Ieri abbiamo aspettato fino alle 20, orario di chiusura ufficiale delle trattative, ma dal Livorno Calcio non è arrivato nessun annuncio nonostante alcune trattative.

Insomma, la speranza dell’arrivo di un sostituto di Cesarini (che si è fatto male dopo l’arrivo di Tenkorang) è naufragata e non è certo un bel segnale. Ora, nessuno osa pensare che questo sia l’indicatore di una resa anticipata (ci mancherebbe anche questa) ma è chiaro che prendere dei rinforzi sarebbe stato un segnale importante anche agli occhi dei tifosi e delle altre squadre.

Lo stesso Fossati aveva detto sabato prima della partita «...la società è vigile e attiva. Doga e il presidente stanno lavorando. Stiamo vagliando diversi profili: non solo under o attaccanti. Vagliati tanti, presi nessuno. A parte il quarto portiere.

Zero acquisti

Invece la rosa rimane così. Per la verità ci sarebbe ancora la possibilità di prendere un giocatore dalla lista degli svincolati, ma il Livorno casomai aveva bisogno di un giocatore di livello e pronto, non certo di gente ferma da chissà quanto o che rescinde da categorie basse. Per capirci: da oggi, se anche un giocatore di serie C dovesse rescindere, non è più possibile acquistarlo.

Il caso “quote”

Qualcosa si potrebbe ancora fare con gli under, ma insomma, anche qui siamo ormai a febbraio e di tempo per prenderli ce ne sarebbe stato a volontà. Invece...

Che ci fosse un problema nelle quote era evidente da subito. In questo mercato è arrivato solo un terzino (Goffredi dalla Pistoiese) che tra l’altro non sta neanche giocando, con Fossati che porta in panchina il 2005 degli juniores Frroku. Insomma, i problemi c’erano e sono rimasti.

Non resta che affidarci a Fancelli (un giorno ci spiegheranno perché è rimasto in panchina per mesi, per non parlare di Luci...), a Camarà e a Nardi.

Quattro portieri

Visto che il Livorno non ha ufficializzato nessuna cessione, significa che a oggi è rimasto in rosa anche Biagini. Così abbiamo più portieri di quanti ce ne sono all’Hotel Palazzo ma ancora non abbiamo capito chi è il titolare. Abbiamo un 2003 (Biagini), due 2004 (Albieri e Facchetti) e un 2005 (Ciobanu) per cui anche qui non si capisce se adesso giocherà il portiere più in forma e le altre quote saranno scelte di conseguenza, o se si sceglieranno le quote in campo e poi il portiere sarà adattato alle necessità. Sulla carta il portiere dovrebbe essere il primo punto fermo, da noi invece è il primo punto interrogativo.

L’ultima trattativa

Tra l’altro nel pomeriggio di ieri, sembrava che il Livorno fosse ormai a un passo dall’ingaggio di Simone Rossetti, classe 1997, esperienze a Francavilla, Modena, Renate e in questa prima parte a Novara con 2 gol in 13 partite. Per lui ultima partita giocata a fine novembre: da una parte sarebbe stato positivo perché utilizzabile subito (per la regola dei 30 giorni), dall’altra il lungo stop lasciava perplessi.

Così come, a occhio, lasciava perplessi il fatto che fosse una prima punta. Il Livorno di prime punte ha già Cori, Luis Henrique e Tenkorang, mentre non ha neanche una seconda punta, o magari un 10. Insomma, un giocatore che parte e salta l’uomo, un giocatore che inventa la giocata, un giocatore che sa dare l’assist ma anche buttarla dentro. Uno alla Cesarini, quando stava bene.

Ecco, Rossetti non aveva certo le caratteristiche di Cesarini. Ma vabbé, nel dubbio non è arrivato neanche lui. l

Alessandro Bernini