La guida
Livorno, un “cobra” in attacco. Ma ora l’obiettivo è il bomber
Giordani, cresciuto nel Siena, è un trequartista con il vizio del gol. Ufficializzato anche Lorenzo Ferraro: centrocampista classe 2004
LIVORNO. Il Cobra non è un serpente, è Giulio Giordani. È soprannominato così l’attaccante classe 1994, anticipato alla tifoseria nell’edizione online del Tirreno, ufficializzato nel pomeriggio di ieri dal Livorno. Il cobra, inteso come serpente, è caratterizzato da una reazione istintiva e immediata a un pericolo. L’appellativo di Giordani lo descrive bene. Uno che ha la ghigna giusta, quella che serve per giocare nel Livorno e che spesso, negli ultimi anni, è mancata alla squadra amaranto. Uno che non ha problemi a mettere la gamba, che lotta, corre. E segna. Perché i suoi gol da trequartista/seconda punta qual è, li ha sempre fatti.
Il profilo
Romano di Anzio, classe 1994, è cresciuto nelle giovanili del Siena prima di esordire in D alla Pistoiese nel 2012. Dopo due anni con l’Olandesina, l’esperienza in C al Savona, quindi il ritorno in D alla Triestina. Negli anni successivi resta in categoria con Recco, Ghiviborgo (10 gol in 18 partite) , San Donato Tavarnelle e Aglianese. In neroverde sfiora la promozione arrivando secondo e l’anno successivo, nel gennaio 2022, passa all’Aquila Montevarchi in Serie C. Nel club più antico della Toscana ha raggiunto la salvezza con Malotti allenatore collezionando 13 partite e 3 gol. Nell’ultima stagione, ancora in C, 33 presenze, 7 gol e 3 assist sempre in maglia rossoblù. Al di là dei numeri si tratta di un profilo che in Serie D può dare un bel contributo. Giocatore forte fisicamente, con un’atleticità da categoria superiore, bravo di testa e che in area di rigore sa il fatto suo. In un ipotetico 4-3-1-2 (sempre più probabile) di Favarin potrà essere il trequartista o una delle due punte, accanto a un giocatore di maggiore struttura. È un centravanti? No. È un giocatore che dovrà sposarsi al meglio con gli altri due arrivi che mancano dal mercato. Tra questi è atteso un numero nove, uno da 15-20 che possa garantire al Livorno la giusta concretezza sotto porta.
Cesarini e Bocalon
Le parole di Pinzani in conferenza stampa avevano spiegato come da un acquisto del Livorno nel parco offensivo potessero dipendere poi le scelte successive in base alla caratteristiche. Scelto Giordani, il Livorno ha deciso di non affondare il colpo su Facundo Marquez, attaccante reduce dall’exploit nel girone A col Sestri Levante, ma che negli anni precedenti non aveva fatto bene tra Ghiviborgo e Albenga. Il ragazzo si è accasato alla Pistoiese. Gli altri due nomi su cui il Livorno lavora da tempo sono Alessandro Cesarini e Riccardo Bocalon. Il primo è venuto a Livorno per incontrare Esciua, ma la trattativa è complicata. Oltre a quanto detto nei giorni scorsi, Cesarini ha offerte dalla Serie C e da piazze importanti (Cesena e Avellino tra le altre) che appaiono favorite rispetto al Livorno. Discorso simile, con dimensioni più ampie per Bocalon. Il ragazzo ha ricevuto interessamenti da una decina di squadre tra Serie C e Serie D dopo i 14 gol in C dello scorso anno. Tra queste c’è anche la società amaranto, ma la priorità dell’ex Venezia in questo momento va alla Serie C, pur considerando Livorno un ambiente importante. Quindi? Due trattative difficili. Non chiuse, ma difficili.
Altra ufficialità
Oltre a Giordani, il Livorno ha ufficializzato anche Lorenzo Ferraro. Centrocampista classe 2004, lo scorso anno in Primavera alla Virtus Entella, dove ha messo insieme 27 presenze con 2 gol e 2 assist. Si tratta di una mezz’ala che allarga il parco quote amaranto. Con gli ultimi due innesti, i tesserati ufficiali del Livorno sono 18, a cui vanno aggiunti in due promossi dalle giovanili Ciobanu e Brisciani e i due in attesa di tesseramento Camara e Coriano. Totale ventidue giocatori. In attesa, ancora, delle due punte. Il ritiro parte così.