Il Tirreno

LIVORNO. Finisce come sempre da queste parti. Con la squadra sotto alla Curva Sud per il coro “Me ne vanto, sono Piellino e me ne vanto”. Saltano tutti. Almansi è scatenato, come Campori. Fanno festa anche il presidente Creati e gli altri dirigenti, da Farneti a Burgalassi, da Grillo a Romei.

Stavolta c’è stato da soffrire ma il PalaMacchia ha spinto la squadra verso l’ottava vittoria in nove giornate. Bilancio da leccarsi i baffi . L’unico che ha ancora la timidezza (per carattere) di nascondere la sua gioia è Marco Cardani. Che però in cuor suo gode per questa vittoria che lascia la PL lassù, seconda in classifica insieme alla Libertas, a due punti da Vigevano.

«Questa è una vittoria che vale 4 punti - commenta a fine gara il coach - perché ottenuta contro una avversaria costruita con un budget importante, ben allenata e che punta a uno dei primi quattro posti. Magari nel finale potevamo gestire meglio qualche pallone per portare a casa un margine superiore ai 15 punti per un eventuale scontro diretto, ma va bene così».

Va benissimo così. «Già, non dimentichiamoci che negli ultimi 10 giorni non ci siamo praticamente mai allenati al completo, ci sono sempre stati dei problemi. Rubbini ha giocato con un solo allenamento nelle gambe, e per questo Piazza è costretto a stare in campo più minuti di quanti vorremmo. Ma nonostante i problemi, siamo stati bravi nella gestione della partita».

Solita difesa d’acciaio, tranne che nel secondo quarto. «È vero, ma la difesa resta un nostro marchio di fabbrica. Abbiamo un po’ mollato nel secondo quarto e negli ultimi minuti della partita, ma nel complesso c’è stata una bella intensità».

Altra partita da incorniciare del 2002 Almansi. «Alcuni canestri decisivi li hanno segnati proprio i più giovani, Almansi e Paoli. Hanno qualità e faccia tosta, proprio come piace a me». E come piace al popolo PL.