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Calcio: il personaggio

Fancelli, col bimbo di Livorno non si passa: «Ogni volta mi sembra un sogno»

di Alessandro Lazzerini
Numero 3 Andrea Fancelli in azione e in alto i tifosi amaranto domenica a Ghivizzano
Numero 3 Andrea Fancelli in azione e in alto i tifosi amaranto domenica a Ghivizzano

Difensore classe 2004, si è conquistato la maglia da titolare e la onora al meglio

04 ottobre 2022
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LIVORNO. L’aspetto migliore del Livorno in questo avvio di stagione è senza dubbio la difesa. E tra questi spicca Andrea Fancelli, classe 2004, lo scorso anno alla Pro Livorno Sorgenti che fin qui è senza dubbio la sorpresa più rosea degli amaranto di Collacchioni. Forte nel duello fisico, attento in marcatura e abile anche nell’uno contro uno. Il “bimbo” di Cecina, contro il Seravezza era stato superlativo su Camarlinghi, ma anche a Ghiviborgo ha offerto una prestazione solida. «Avevamo preparato bene la partita. Potevamo vincerla, ma voglio guardare il bicchiere mezzo pieno perché secondo me il Ghiviborgo è una squadra che in questo campionato andrà lontano».

DIFESA D’ACCIAIO

Il Livorno ha iniziato con la difesa a tre, mentre dopo l’uscita di Bruno si è messo a quattro. «Il mister cerca sempre la disposizione migliore in base al momento della partita e noi dobbiamo essere bravi ad adattarci. Ci lavoriamo tanto durante la settimana, cambiando vari sistemi e anche da terzino devo dire che non mi trovo male. Anzi, mi piace, anche se per caratteristiche non ho la spinta da terzino moderno, sono più di copertura».

La fase difensiva del Livorno fin qui (valgono segni scaramantici), ha subito solo due reti in quattro gare e viene da tre cleansheet consecutivi. «Si sente molto l’esperienza del mister da giocatore e il modo in cui cura la difesa durante la settimana. Ci chiede di essere aggressivi, andare spesso anche uno contro uno con il tridente avversario. E’ una scelta un po’ rischiosa, ma se stiamo concentrati e lo facciamo bene ci regala un sacco di vantaggi e ci permette di dare grande intensità. I pochi gol subiti? Sono lo stimolo maggiore per continuare a lavorare».

La difesa del Livorno è l’esempio perfetto di come esperienza a gioventù, ben messe insieme, possano essere un valore aggiunto. «L’esperienza di Russo e Karkalis è fondamentale per noi giovani. Ma in generale devo dire che tutti sono disponibilissimi e siamo davvero un bel gruppo. A volte mi sembra di essere in un sogno. Devo ringraziare il mister per la fiducia che ho sentito fin da subito, spero di ripagarla nel corso del campionato».

DA CECINA COI TIFOSI

A 18 anni, in prima squadra nel Livorno, da titolare: un quadro perfetto per Fancelli che nella sua Cecina strappa applausi. «Ho la fortuna che i miei amici tifino Livorno e quindi spesso riescono a seguirmi. Col Seravezza addirittura hanno organizzato un pulmino e sono venuti al Picchi. Siamo cresciuti insieme ed è una bella emozione per tutti. Da quando hanno visto che sulle magliette c’è anche il nome però me le stanno chiedendo tutti per averle (ride, ndr). Ora vedrò cosa posso fare».

Un tragitto quello da Cecina a Livorno che da piccolo faceva con il babbo per venire a vedere gli amaranto. «L’ho fatto spesso e ho sempre sentito un’atmosfera diversa e adesso mi sono reso conto di averla vissuta in prima persona. Col Seravezza non nascondo che ero un po’ emozionato». Il minimo per un ragazzo appena maggiorenne che la mattina si allena e il pomeriggio va a scuola, indirizzo scientifico-sportivo. «Avrei voluto continuare con il pubblico, ma sono dovuto passare al privato perché allenandomi la mattina è impossibile. E’ l’anno della maturità e con gli impegni sportivi conciliare il tutto non è semplice. Qualche sacrificio va fatto».

AMICI E TEMPO LIBERO

Andrea si conferma uno sportivo a tutto tondo. «Mi piacciono il basket e il tennis, ma in generale un po’ tutti gli sport. Uno sportivo che mi piace è senza dubbio Lebron James, ma se guardo al calcio dico Sergio Ramos, è sempre stato il mio idolo fin da piccolo. Un sogno? Arrivare nel calcio che conta, ma è bene guardare al presente e lavorare passo dopo passo. L’obiettivo è riportare il Livorno nei professionisti».
 

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