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Stavolta è proprio Game Over

Dario Serpan
Stavolta è proprio Game Over

Oltre 500 spettatori e grandi coreografie per la finale del Memorial Mecio. La squadra di Giovannetti si prende la rivincita su Drink In & Out: finisce 9-8

20 luglio 2022
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LIVORNO. La rivincita è servita. Ci sono voluti i rigori per decidere la finale del Memorial Mecio edizione 14, ma a vincerla è il Game Over. Al triplice fischio è 9-8 per i rossoneri, che tornano a mettere le mani sul trofeo dopo averlo vinto nel 2019. L’I Drink In & Out, squadra campione in carica, abdica, ma esce a testa altissima dopo una finale che è stata un diluvio di emozioni.

La coreografia di rito, l’esibizione dei più piccoli ad aprire la serata, che ha visto accorrere sui campi del Nuovo Centro Coteto, per l’occasione ribattezzati Mecio Arena, circa 500 persone, tra cui anche quest’anno il padre di Matteo “Mecio” Melchiorre e un ospite d’eccezione: Paolo Virzì. Come sottolinea il presidente del Game Over Giacomo Giovannetti: «Alla fine ci siamo tutti abbracciati come fossimo amici da sempre, come se non ci fossero vinti, ma solo vincitori. Questo è il senso del Memorial Mecio, un movimento popolare che va oltre il risultato del campo. Dobbiamo dire grazie agli organizzatori che da 14 anni lo portano avanti, riuscendo sempre ad ampliarne la portata e la popolarità. Questo torneo ormai è un must per la città e non solo».

Torneo di calcio a 5 che quest’anno per la prima volta ha introdotto anche la versione femminile e quella under 14, riscuotendo in entrambi i casi successo e voglia di guardare già alla prossima edizione. Ma intanto l’albo d’oro ha aggiunto il nome del Game Over alla voce 2022 e l’impresa sportiva non è stata da poco, stando all’andamento del match: 3-3 dopo al termine dei tempi regolamentari, con la squadra di mister Fiocchi che pareggia all’ultimo e allunga la disputa ai supplementari, dove il Game Over passa in vantaggio a poi si fa raggiungere sul 4-4. Quindi si va ai rigori, decisi a oltranza con il penalty decisivo trasformato da Andrea Ghelardi.

«Abbiamo fatto qualcosa di straordinario – commenta il presidente Giovannetti -. Abbiamo pagato assenze importanti come capitan Lepri e Poggianti, ma il gruppo ha reagito gettando il cuore oltre l’ostacolo e riuscendo a imporsi su una squadra quasi imbattibile. Ogni anno il torneo alza l’asticella della qualità, ma la cosa più importante è che passino sempre i valori che il Memorial Mecio trasmette: amicizia, fratellanza, voglia di affrontare insieme le difficoltà».

A Claudio Raugi e Giacomo Giovannetti va il ringraziamento da parte di tutti i giocatori del Game Over, che si porta a casa anche i titoli individuali di miglior giocatore (Thomas Bazzi) e capocannoniere (Cosimo Macchia), mentre l’I Drink In & Out si consola con la palma di miglior portiere assegnata a Leonardo Cappellini.
Sul terzo gradino del podio salgono I Solito & Co., capaci di imporsi per 10-9 ai rigori sull’Unione Livorno nella finale per il terzo e quarto posto. Un mese e passa di torneo, con 32 squadre ai nastri di partenza, va così in archivio, con tanti buoni propositi per la prossima edizione. «Sarà la numero 15 – precisa Fabio Cecchini, uno degli organizzatori – e vorremmo che fosse speciale. Abbiamo già molti elementi su cui riflettere e lavorare, come l’idea di aprire anche una sezione per i bambini piccoli, mentre vorremmo avere un colloquio con il sindaco per capire come valutare nuove soluzioni per disputare le gare finali, dove il pubblico è molto numeroso e non tutti riescono a vedere al meglio le partite. Ma il ringraziamento a Gabriele Baronetto e al Nuovo centro Coteto è come sempre dovuto, per la disponibilità e l’impegno che ogni anno ci mette. E grazie anche a chi ci ha sostenuto: da The Butcher a Bad Elf Pub, da Tattoo Life Style a Il Rotino».

I VINCITORI

Ecco la rosa: Jacopo Landi, Alessio Del Tongo, Jonathan Digiacomantonio, Andrea Ghelardi, Micheal Lepri, Leandro Chimenti, Leonardo Bandinelli, Cosimo Macchia, Thomas Bazzi, Luca Finocchietti, Luca Pecoriello, Antonio Di Rocca, Gerardo Poggianti, Nico Chichizzola, Simone Bonechi, Nicola Oprea. 

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