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Livorno, la serie D? si può fare. Illecito sportivo per sei tesserati del Figline

Livorno, la serie D? si può fare. Illecito sportivo per sei tesserati del Figline

Il Livorno presenta domanda d’iscrizione e versa i soldi

09 luglio 2022
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LIVORNO. La questione Figline continua ovviamente a tenere banco e per (almeno) tutto il mese di luglio sarà l’argomento principale del calcio cittadino. Dalla decisione della giustizia sportiva infatti dipenderà il futuro prossimo del Livorno che potrà giocare in Serie D o in Eccellenza in base alla sentenza definitiva. Nelle ultime però ci sono già state due novità degne di note.

ILLECITO SPORTIVO

La desecretazione degli atti di indagine da parte della Procura Federale ha regalato una prima notizia che può far ben sperare i tifosi amaranto. L’organo competente infatti ha richiesto l’illecito sportivo per tre giocatori del Figline e tre dirigenti della società gialloblu dopo i fatti accaduti nella gara di Altopascio. Secondo la Procura i tesserati fiorentini avrebbero violato l’articolo 30 del codice sportivo, con il primo comma dello stesso che dice: «costituisce illecito sportivo il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica».

L’accusa include anche la mancata denuncia del tentativo di alterazione del risultato da parte dei tesserati chiamati in causa. «E questo cosa vuol dire?», si chiedono tanti tifosi del Livorno. Semplice, l’illecito è l’accusa massima in cui il Livorno poteva sperare e se dovesse essere confermata potrebbe aprire quindi le porte della Serie D agli amaranto.

Se l’accusa fosse stata di un’entità minore si sarebbe già potuto pensare al prossimo campionato di Eccellenza senza tanti altri ragionamenti. Così, invece, le possibilità di Serie D da parte del mondo amaranto restano vive eccome.

I PROSSIMI PASSI

Dopo le novità legate alla desecretazione degli atti di indagine resta da capire quali saranno le prossime mosse del Figline e dei suoi tesserati, rappresentati dall’avvocato Federico Bagattini.

Il sodalizio fiorentino nella giornata di giovedì ha ricevuto la notifica di conclusione delle indagini e adesso avrà quindici giorni di tempo per decidere se fare memoria difensiva oppure chiedere che i sei tesserati vengano accolti e ascoltati in Procura. I tesserati però potrebbero anche chiedere il patteggiamento.

Quindici giorni fa tutti si avvalsero della facoltà di non rispondere, ma stavolta dopo aver visto gli atti e le dichiarazioni dei giocatori del Tau, i tesserati del Figline potrebbero provare a difendersi. Al termine di tutto ciò ci sarà la decisione che prevede l’archiviazione del caso (improbabile) o il deferimento che in questa situazione appare praticamente certo.

Successivamente quindi ci sarebbe il processo con il primo grado che dovrebbe cadere nei primi dieci giorni di agosto, senza contare poi il secondo grado che ci testimoniano come in qualsiasi caso sia impossibile avere una decisione definitiva prima di Ferragosto.

ISCRIZIONE IN SERIE D Sulla spinta della buona notizia il Livorno non è rimasto certo a guardare ed ha completato un primo passo necessario in vista della prossima stagione nella speranza di giocare la Serie D.

La società amaranto infatti ha diramato un comunicato ufficiale in cui si legge che «il Livorno ha formalizzato la domanda di ammissione al campionato nazionale di Serie D per società non aventi titolo e ha versato l’importo previsto di 50mila euro in attesa che la giustizia sportiva si esprima in merito all’incontro Tau Calcio-Figline».

Il sodalizio del presidente Toccafondi ancora una volta ha mostrato tempestività e voglia di tutelare il Livorno con ogni mezzo possibile. «Rimaniamo in attesa degli esiti del processo che siamo certi sarà equo, giusto e mirato a salvaguardare i principi sportivi a cui l’US Livorno si è sempre attenuta – ha dichiarato il patron – Quale custode e rappresentante della passione di un popolo, quello amaranto, sento il dover di agire al fine di tutelare, nei modi e nelle sedi opportune, questo valore».

Un comunicato quello del Livorno che ha riscosso, come prevedibile, enorme successo tra i tifosi che comunque dovranno pazientare almeno un mese per conoscere il destino degli amaranto.

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