Il Tirreno

Livorno

Si soffre ma si va in finale

Alessandro Bernini
Si soffre ma si va in finale

Livorno passa contro la Maccarese e ora trova il Pomezia: poco gioco ma il cuore c’è Frati-gol in avvio, poi il pareggio e l’ansia fino al 98’. Giallo al Toro, domenica è fuori

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LIVORNO. Tre anni di vita e 5 litri di sangue ci hanno tolto. Pazzesco.Senza fiato, col portiere della Maccarese di punta per tre minuti, con gli occhi chiusi per la punizione al 98’ di Starace, con l’angoscia di aspettare il fischio finale di un arbitro imbarazzante. Ma ce l’abbiamo fatta. E a questo punto non conta “come”. O comunque conta poco.

Si va in finale e ci aspetta il Pomezia, come previsto. Ma pure per loro non è stata una passeggiata visto che hanno perso 2-0 sul campo della Vis Modena (stesso risultato dell’andata) ma poi sono passati ai calci di rigore. Andata domenica prossima al Picchi, ritorno il 19 giugno a Pomezia. Non finisce più. Ma siamo ancora vivi.

E ora, in qualche modo, cerchiamo di scappare dall’Eccellenza. Dove trovi arbitri scadenti come quello di ieri, dove gli avversari (la Maccarese...) si permettono di uscire dal campo sbeffeggiando i tifosi. Se siamo qui, la colpa è di chi negli anni ci ha portati in alto e poi fatti sprofondare, quindi c’è solo da restare uniti e giocarci questa ultima finale.

Che non sia stata una gran partita, beh, lo avrete già capito. Neanche il gol dopo 5 minuti di Frati ci ha tolto l’ansia di dosso e il pareggio al 23’ di Tisei ha di nuovo fatto uscire fuori pullman di fantasmi. Facciamo fatica a far gioco, si tende sempre a rinculare per timore e davanti troppe volte sprechiamo le ripartenze.

Stavolta, va detto, la squadra però ci ha messo il cuore. Ci ha messo l’anima. Difendendosi in ogni azione come se fosse il pallone della vita. Sotto questo profilo, è un bel passo avanti. Ed è da qui che dobbiamo ripartire in vista della doppia finale. Dalla voglia di vincerla a ogni costo.

Un grazie va detto a Pulidori che a inizio ripresa ha fatto una prodezza su Corciolini. E stavolta anche Angelini ha letto bene la partita, inserendo prima Giampà terzino destro e mettendosi poi a 5 per chiudere le fasce dove la Maccarese (calata tanto nella ripresa) ci ha creato i maggiori problemi.

Detto dell’ansia degli ultimi minuti e di un recupero di 6 minuti diventato di 9, resta quel giallo sciagurato di Vantaggiato che lo costringerà a saltare la finale di andata. Toccherà a Ferretti. E ora prepariamoci a un’altra settimana bollente. Se siete deboli di cuore o soffrite di pressione, bevete tanto, uscite poco e magari evitate di andare a vedere il Livorno.l


 

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