Il Tirreno

LIVORNO. Fra le tante promesse di casa nostra, sotto rete troviamo Elena Pietrini. Classe 2000, nel 2020 avrebbe vent'anni e se credete che i suoi quasi 190 centimetri siano un biglietto da visita troppo esiguo per portarla a Tokyo leggete un po' gli scout delle sue ultime prestazioni. Tanto per citare un esempio, alle finali nazionali Under 16 la "bimba" ha messo a referto ventisette punti, più di un set in finale contro Torino, permettendo alle sue compagne del Volleyrò Casaldepazzi di assicurarsi il prestigioso scudetto.

Oltre al trofeo per lei è arrivato il titolo di Mvp (migliore giocatrice) della manifestazione e per la schiacciatrice livornese questo è stato d'aiuto per la convocazione in nazionale under 19. Con la maglia azzurra Elenina a giugno ha fatto il ritiro a Cromons e poi a Gorizia ha partecipato al triangolare con Serbia e Russia. Con le serbe ha messo a referto 14 punti (top scorer italiana dell'incontro), un punto meno a referto contro le russe.

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A luglio altro raduno con la nazionale di coach Luca Cristofani: prima al Centro Federale Pavesi di Milano, poi la trasferta a Tolosa per uno stage con le pari età transalpine. E dire che fino a due anni fa era abituata più che altro a calcare il parquet del Gymnasium... Ma se i geni non mentono (mamma Laura giocava a pallavolo, così come ora fa la sorella Giulia, mentre babbo Alberto giocava a basket) l'avvenire si preannuncia più che roseo, anzi, azzurro.
Cresciuta nel vivaio del Volley Livorno, il trasferimento al Volleyrò nel 2015 le ha spalancato le porte verso la pallavolo di un certo livello: l'esperienza in Under 18 e B2 a Roma ha comportato una crescita costante e di questo passo sognare in grande è più che lecito.