Livorno, il porto traina la città: anno positivo e nuove opportunità con gli investimenti del 2026
Fra traffici in aumento, turismo crocieristico e nuovi investimenti urbanistici, il punto di Confesercenti: «Lo scalo è il vero motore dello sviluppo cittadino»
LIVORNO. Il porto di Livorno si conferma, anche nel 2025, il cuore pulsante dell’economia cittadina e regionale. A sostenerlo è il direttore provinciale di Confesercenti Livorno, Alessandro Ciapini, che sottolinea come lo scalo labronico continui a trainare non solo i traffici internazionali, ma anche il commercio urbano e l’intero sistema delle piccole imprese.
La crescita del traffico container e il consolidamento del turismo crocieristico hanno generato ricadute positive lungo tutta la filiera: ristorazione, commercio al dettaglio, servizi culturali e attività legate all’accoglienza hanno beneficiato di un afflusso costante di visitatori e operatori. «Il porto non è soltanto un motore logistico – evidenzia Confesercenti – ma un volano di sviluppo capace di alimentare fiducia e prospettive anche per le attività più radicate nel territorio».
Parallelamente ai numeri positivi del 2025 Confesercenti ha evidenziato un avanzamento significativo del progetto Porta a Mare, destinato a trasformare l’area urbana prospiciente lo scalo in un polo di attrattività commerciale e turistica. Il nuovo porto turistico, secondo l’associazione, rappresenta uno dei cardini di questa riqualificazione: un’infrastruttura moderna pensata per aprire Livorno al turismo nautico internazionale e ampliare le opportunità per ristorazione, retail e servizi.
«Porta a Mare – spiega Confesercenti – è il simbolo di un porto che non si limita a movimentare merci, ma che si integra con la città, offrendo spazi riqualificati e nuove funzioni urbane. Una visione che riflette l’idea di uno sviluppo portuale sempre più interconnesso con la vita economica cittadina».
Guardando al 2026, Confesercenti indica negli investimenti programmati dall’Autorità Portuale e nell’auspicato avvio della Darsena Europa la chiave di una nuova fase di crescita. «Si tratta di opere che ridisegneranno l’assetto futuro dello scalo e contribuiranno a rafforzarne la competitività internazionale, con ricadute attese anche sul commercio cittadino», ha spiegato l’associazione di categoria.
«Il porto di Livorno è la nostra porta sul mondo – conclude la nota – e la sfida del 2026 sarà trasformare la crescita infrastrutturale e urbana in opportunità diffuse, affinché ogni impresa e ogni attività commerciale possa beneficiare di questo slancio».
