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Il primario Di Cianni: «Un livornese su tre ha il diabete, ma non lo sa: ecco come prevenirlo» – Il test per valutare se si è a rischio

di Martina Trivigno

	(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

I consigli: «È una malattia che di solito non dà segnali. Bene mangiare verdura, legumi e fibre, ma occhio a bevande gassate o troppo zuccherate»

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LIVORNO. «Un livornese su tre convive con il diabete senza saperlo. Per questo è importante intercettare precocemente chi non sa di avere il diabete e accompagnarlo verso una presa in carico efficace». Il dottor Graziano Di Cianni è il primario della Diabetologia dell’ospedale di Livorno e anche di quella dell’Asl Toscana nord ovest e spiega che con il diabete non bisogna mai abbassare la guardia.

Dottore, chi ha il “diabete silente” come può riconoscerlo?

«Purtroppo non ci sono sintomi, anche per questo organizziamo gli open day nelle piazze, come venerdì scorso, nella giornata mondiale dedicata proprio al diabete: le visite diabetologiche, i controlli glicemici e gli esami del fondo oculare messi a disposizione grazie all’impegno di medici, dietisti e infermieri hanno visto una straordinaria partecipazione, confermando un forte interesse dei cittadini verso le attività di prevenzione e diagnosi precoce. I segnali, infatti, ci sono soltanto in rari casi, e li vediamo soprattutto tra i giovani quando si manifesta in maniera eclatante con i bambini che hanno molta sete, urinano tanto, dimagriscono a vista d’occhio. Mentre in genere gli adulti fanno le analisi e scoprono di averlo».

Chi sono i soggetti più a rischio?

«Innanzitutto gli obesi perché l’obesità, proprio come il diabete, è una patologia sociale che spesso colpisce le persone che non possono seguire una dieta equilibrata anche per motivi economici. Per questo si dovrebbe attuare un’azione di prevenzione a 360 gradi, nelle scuole, nel mondo del lavoro, in famiglia. Perché, se noi seguiamo stili di vita sani, come l’attenzione alla dieta e all’attività fisica, l’obesità si riduce. C’è comunque una presenza molto elevata del diabete nelle persone anziane, con questa patologia che si associa ad altre: oggi il diabete (di tipo 1) da solo, infatti, lo si trova soltanto nei giovani. Negli altri casi (di tipo 2), esiste ormai un’associazione con le malattie cardiovascolari, renali, ma anche con patologie tumorali: di conseguenza, contrastare il diabete significa lottare contro le malattie croniche».

Dicevamo poco fa dell’importanza della prevenzione: quali sono le buone pratiche da mettere in campo nella vita di ogni giorno?

«Possiamo dire innanzitutto che prevenire il diabete è un percorso parallelo rispetto alla prevenzione dell’obesità. In sostanza, le buone pratiche attuate per l’uno sono fondamentali anche per l’altro. Sul fronte dell’alimentazione, è importante mangiare frutta, verdura, legumi, fibre e pochi zuccheri semplici, che non sono la pasta e il pane».

Quindi cosa è meglio evitare, o comunque limitare, nella dieta?

«Non bisogna abusare di gelati e dolci e neppure delle bevande gassate o molto zuccherate, come ad esempio il thè in brick».

Fondamentale per uno stile di vita sano è l’attività fisica che a Livorno però non manca di certo.

«Certo, soprattutto sul lungomare c’è tanto movimento. Va detto, però, che molto spesso i giovani vanno a correre, ma lo stesso non vale per chi è più grande. Ecco, proprio in quest’ottica ci tengo a ricordare che esistono anche molti altri tipi di attività, come ad esempio l’attività fisica adattata o comunque buone pratiche quotidiane che possono aiutare, come parcheggiare l’auto più lontano dal posto di lavoro o fare le scale anziché prendere l’ascensore. L’importante è combattere la sedentarietà anche con pratiche neanche troppo impegnative, sia da un punto di vista economico che del tempo speso».

Prevenire è fondamentale, lo abbiamo detto, ma parliamo ora di chi deve convivere con il diabete: ecco, rispetto al passato com’è la situazione sul fronte della terapia?

«Rispetto al passato sono stati fatti passi da gigante. Oggi abbiamo farmaci che non curano soltanto la glicemia ma anche le malattie cardiovascolari e renali: in sostanza sono farmaci che, mentre abbassano la glicemia, lavorano anche prevenendo lo sviluppo di complicanze soprattutto a livello cardiaco e renale. Un’altra grande novità, poi, è l’insulina settimanale».

Ce ne parli.

«È utile specialmente per le persone anziane perché, in questo caso, non devono più farsi l’iniezione di insulina ogni sera, ma una volta a settimana. A questo si aggiungono i sensori e le app sui telefonini che consentono ai giovani diabetici di fare sport e condurre una vita normale. E poi c’è l’apporto diventato irrinunciabile della telemedicina che permette di abbattere le distanze ed eliminare le difficoltà di spostamento. Consideri che circa il 30 per cento delle donne con il diabete in gravidanza o i giovani, magari studenti fuori sede, ormai li seguiamo tutti con la telemedicina».

Qual è il servizio che garantite ai pazienti livornesi che avete in cura?

«Il team non è formato soltanto dai diabetologi, ma è composto da dietista, podologo, dall’infermiere per l’educazione terapeutica, che è una figura centrale e diventa di famiglia essendo la malattia cronica. Io posso contare su uno staff eccezionale di giovani medici motivati e di infermieri del tutto dediti al loro lavoro e che sanno interagire molto bene con il paziente. Ecco, è proprio questa la grande forza della Diabetologia».

Questionario per valutare il rischio di diabete di tipo 2

Età
0 punti Meno di 45 anni
2 punti 45-54 anni
3 punti 55-64 anni
4 punti Più di 64 anni
Fai esercizio fisico per almeno 30 minuti quasi tutti i giorni?
0 punti
2 punti No
Consumo di frutta e verdura
0 punti Tutti i giorni
1 punto Non tutti i giorni
Hai mai usato farmaci per la pressione alta?
0 punti No
2 punti
A qualcuno della tua famiglia è stato diagnosticato il diabete?
0 punti No
3 punti Sì: nonni, zii, cugini
5 punti Sì: genitori, fratelli, sorelle o figli
Glicemia alta diagnosticata da un medico
0 punti No
5 punti
Indice di Massa Corporea (BMI)
0 punti Meno di 25 kg/m²
1 punto 25-30 kg/m²
3 punti Più di 30 kg/m²
Circonferenza vita (cm, altezza ombelico)
0 punti Uomini: meno di 94 / Donne: meno di 80
3 punti Uomini: 94-102 / Donne: 80-88
4 punti Uomini: più di 102 / Donne: più di 88


 

Rischio diabete a 10 anni

Totale punti Rischio %
0 1
1 0,1
2 0,5
3 1,1
4 2
5 3,3
6 5
7 7,1
8 9,7
9 12,7
10 16,3
11 20,4
12 25,1
13 30,4
14 36,4
15 43,1
16 50,5
17 58,7
18 67,7
19 77,5
20 88,2
+20 +90

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