Livorno, cavi di rame e targhe rubate sull’auto: cinque denunce
È scattata nella notte di Ognissanti un’operazione dei carabinieri di Stagno che ha portato alla denuncia di cinque persone, residenti fra le province labronica e pisana
LIVORNO. È scattata nella notte di Ognissanti un’operazione dei carabinieri di Stagno che ha portato alla denuncia di cinque giovani, residenti fra le province di Livorno e Pisa, «gravemente indiziati di ricettazione e porto abusivo di oggetti atti a offendere», scrivono i militari. Secondo quanto ricostruito l’indagine è nata nell’ambito dei servizi di controllo del territorio. I carabinieri, impegnati nelle attività di prevenzione dei reati, avevano notato un’auto «compiere movimenti sospetti in via dell’Artigianato, decidendo di procedere a un controllo del veicolo».
A bordo della vecchia Opel di proprietà del conducente c’erano cinque ragazzi sulla ventina – quattro uomini e una donna – «alcuni dei quali legati da vincoli di parentela e con precedenti per reati contro il patrimonio». «Durante la perquisizione del mezzo – proseguono dal comando provinciale di viale Fabbricotti – i militari hanno rinvenuto nel portabagagli e in altri scomparti una tronchese trancia cavi lunga circa 60 centimetri, una barra d’acciaio di circa 65 centimetri, targhe d’auto risultate rubate e 121 cavi di rame coibentato di varie dimensioni. I giovani non sono stati in grado di fornire spiegazioni sulla provenienza del materiale. Dai successivi accertamenti, il rame è risultato provento di un furto avvenuto la scorsa estate ai danni di una ditta del posto, il cui autore resta al momento ignoto».
Il materiale e gli oggetti rinvenuti sono stati sequestrati, mentre i cinque ragazzi sono stati denunciati in concorso tra loro. «L’operazione rientra nel più ampio quadro dei controlli disposti per il rafforzamento della sicurezza nel territorio livornese, intensificati in occasione delle festività per prevenire furti e reati predatori», conclude l’Arma.
