A Livorno la “prima” del nuovo film di Paolo Virzì “Cinque secondi”
Il regista sarà in sala per salutare il pubblico e gli amici di sempre. Come acquistare il biglietto
LIVORNO La prima di “Cinque secondi” nel cinema del cuore del regista di fama mondiale, il nostro Paolo Virzì. Il suo ultimo film, infatti, sarà proiettato proprio ai 4 Mori e lui sarà in sala per fare due chiacchiere con gli amici di sempre e il pubblico tutto. Quando? Giovedì 30 ottobre alle 21 (il film è distribuito da Vision Distribution).
«L’ingresso in sala sarà consentito a partire dalle 20,30: i posti, per quest'occasione, saranno numerati, al fine di garantire l'accesso a tutti gli amici di Paolo, affinché nessun posto vada sprecato. Scegliete dunque con cura il vostro posto, dalla pianta sul sito web o in teatro, dal botteghino», spiega la direttrice Serena Cassarri entusiasta dell’evento.
Per acquistare i biglietti in prevendita utilizzare il sito www.cinema4mori.it/.../cinque-secondi-con-paolo-virz/
Cinque secondi: il film
Paolo Virzì in questo suo ultimo lavoro abbandona ogni ironia. E si immerge, lui insieme al pubblico, in una sorta di viaggio di redenzione. Il film diretto da Virzì e scritto insieme al fratello Carlo e a Francesco Bruni (anche coautore del soggetto) è una storia vera e propria. Il tentativo è quello di dare una risposta precisa alla domanda “Che cosa è un padre”. Nel cast, tra gli altri, gli attori Valerio Mastandrea, Galatéa Bellugi, Valeria Bruni Tedeschi, Ilaria Spada.
La trama
Adriano Sereni è un cinquantenne che vive da recluso dentro un'ex scuderia. Non fa entrare in casa nemmeno il tecnico per riparare la caldaia, o il postino che gli consegna raccomandare destinate a rimanere chiuse, e si ciba solo di scatolette che abbandona in giro per la sua disordinata dimora. Non si lava praticamente più e "puzzicchia", come dice la sua amica Giuliana Marziali, che è stata sua socia in un importante studio legale: perché Adriano era un avvocato di successo, prima che un tragico evento gli spezzasse la vita in due. Giuliana cerca di convincerlo a presentarsi in tribunale - sì, le raccomandate erano convocazioni giudiziarie - ma lui accetta solo perché gli pare un'opportunità di rivedere il figlio Matteo, rimasto a vivere con l'ex moglie, cui manda messaggi quotidiani che rimangono senza risposta. Intanto, nella villa abbandonata di fronte alle scuderie, si accampa un gruppo di ragazzi, capitanato dalla volitiva Matilde, che vuole piantare viti e fare il vino, disturbando lo scorbutico eremita.
