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Nido Pirandello, slitta la fine dei lavori del nuovo asilo di Livorno: «Ma i fondi Pnrr non sono a rischio»

Nido Pirandello, slitta la fine dei lavori del nuovo asilo di Livorno: «Ma i fondi Pnrr non sono a rischio»<br type="_moz" />

Si conferma il collaudo per giugno come da convenzione stipulata col Ministero, Camici: "Pronto per settembre: dentro 60 bambini, 12 in più della vecchia struttura

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Livorno Un lieve ritardo sulla fine dei lavori c’è, rispetto alla convenzione firmata col Ministero. Invece del 31 marzo, l’ultimazione prevista, a oggi, sarà quella dell’ 8 aprile. Ma la data che necessariamente dovrà essere rispettata, pena il definanziamento della misura e la perdita di quasi 2 milioni di euro, sarà quella del collaudo del nuovo nido Pirandello in zona Fabbricotti. La data, da documenti ministeriali, è quella del 30 giugno 2026.

I motivi del ritardo

«I ritardi sono principalmente legati alla fase di progettazione e per interlocuzioni con l’impresa sulla progettazione e i costi: i lavori per il secondo stralcio sono ripresi il 29 agosto con ultimazione prevista per l’8 aprile. Nessun timore di perdere i finanziamenti Pnrr e confermo che tutto fa presagire che i bambini da settembre torneranno nella loro nuova struttura», afferma con convinzione la vice sindaca Libera Camici.

Qualche ritardo, quindi c’è stato, ma i tempi saranno rispettati per completare l’investimento di 1.896,000 euro derivanti dai fondi Pnrr a cui sono state aggiunte risorse comunali per 844mila euro. La ditta individuata è l’Edilfab di Arezzo. Il progettista è Pietro Carlo Pellegrini, architetto pluripremiato e docente universitario, classe ’57, di Lucca.

Da settembre al nido

Nel dettaglio la superficie interna del nuovo asilo sarà di 800 metri quadri con un volume di 1.923 metri cubi, il giardino esterno avrà una superficie di 465 metri quadri. La vicesindaca torna sulla realizzazione, che prevede un aumento dell’offerta dei posti a disposizione dai 48 precedenti a 60 posti, con ripensamento degli spazi di fruizione per i bambini; questo ha portato al concepimento di un nuovo edificio di forma circolare dove da settembre 2026 cominceranno il nuovo anno scolastico i piccoli, adesso trasferiti nella struttura temporanea al parco Pasolini, faranno ritorno “a casa”.

Parla l’architetto

Pellegrini nel suo profilo social racconta alcune specificità del nido in costruzione. «La pianta dell’edificio diviene un simbolico abbraccio, i colori degli ambienti interni seguono una scala cromatica tenue lasciando stimolare chi attraversa lo spazio da materiali attraenti, superfici trasparenti, luci e specchi». E ancora specifica la particolarità: «forme, colori, materiali, luci tutto pensato al servizio del benessere delle bambine e dei bambini. Un’idea progettuale che immagina lo spazio architettonico come terzo educatore». All’avanguardia anche la copertura. Si parla di architettura ludica: «La copertura in ceramica di riuso, bianca e blu, rimanda ad un’architettura ludica e marina in grado di entrare in contatto con la fantasia dei fanciulli e con il contesto circostante», aggiunge lui che nel settore è un professionista stimato e molto gettonato.

Edificio all’avanguardia

Camici ci tiene a ricordare le caratteristiche della nuova struttura che arriva dopo la demolizione del vecchio edificio. Il progetto prevede un completo ripensamento degli spazi, sia interni, considerati come "terzo educatore" con possibilità di integrazione e scambio delle diverse fasce di età, sia esterni, con la creazione di una corte interna delimitata dal nuovo volume, che crea una sorta di ulteriore grande aula a cielo aperto. La struttura viene pensata come un involucro che si chiude verso le strade esterne, con una forma che richiama l’abbraccio secondo un'idea di protezione che dovrebbe trasmettere un nido d'infanzia, che si isola dalla città.

E ancora pareti mobili e divisori garantiranno un continuo scambio tra i gruppi educativi dell’asilo. La luce naturale e il diretto contatto tra lo spazio interno e l’esterno sono gli elementi guida del progetto. «La scelta che abbiamo fatto - chiude - va nella direzione della riqualificazione totale dovuta all'opportunità di avere un nuovo edificio scolastico che aderisce alla recente normativa sia dal punto di vista antisismico che di efficientamento energetico».l

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