Livorno, Matteo Salvini torna ma va al porto. Salvetti: «Una scelta saggia». E gli ambulanti del mercato...
Il ministro scarta il Mercatino e vira sulla Darsena Europa. Il sindaco: «Una scelta saggia, andrò a parlargli della città»
LUVORNO. Matteo Salvini ci ripensa e fa dietrofront. Niente volantinaggio col gazebo al Mercatino del venerdì di Livorno, ma una più sobria e istituzionale tappa sul cantiere della Darsena Europa. «Questo – dicono dalle Lega nostrana in una nota – dimostra quanto sia infondato sostenere (il riferimento è al sindaco, ndr) che il vicepremier voglia esasperare il clima teso in città». Una cosa è certa: gestire l’ordine pubblico con Salvini al mercato, dopo i disordini di martedì, sarebbe stata un’impresa. Farlo al porto, molto probabilmente, abbassa l’asticella della complessità. E rende più tranquilli i commercianti, già angosciati da una possibile “militarizzazione” di via dei Pensieri e di tutti i suoi banchi.
L’annuncio
L’annuncio è arrivato ieri mattina dopo una lunga giornata di passione – quella precedente – in cui si è cercato di capire come poter far convivere la volontà del contestatissimo ministro, che intendeva fare volantinaggio al mercato, con i controlli funzionali a evitare o a gestire scene come quelle di martedì. Nel frattempo il sindaco Luca Salvetti sul tavolo ha messo il carico. «È stato irresponsabile – ha detto il primo cittadino – proporre questa uscita elettorale a Livorno come una sfida alla città».
Il riferimento è a quanto accaduto martedì scorso quando Salvini ha deciso di allestire il punto stampa davanti ai Pancaldi invece che dentro al palazzo catalizzando, così facendo, la contestazione e salutando con i baci i manifestanti che lo stavano criticando. Mezz’ora dopo è scoppiato il caos e una manifestazione fino a quel momento pacifica è degenerata in guerriglia urbana. Poi, l’annuncio del vicepremier: “Venerdì torno in città”. E, appunto, l’intenzione era quella di farsi vedere oggi al mercato.
Il dietrofront
Invece questa mattina sarà in porto. «Mi sembra una decisione saggia – commenta Salvetti –. Una mattinata al mercatino avrebbe generato tensione e un impegno delle forze dell’ordine importante. Siamo di fronte al riconoscimento del fatto che l’approccio elettorale avuto con Livorno doveva essere diverso». La Lega, d’altra parte, ribadisce che «la precedente scelta del luogo di incontro – si legge in una nota a firma del segretario provinciale della Lega Carlo Ghiozzi, del senatore Manfredi Potenti e del segretario comunale Michele Gasparri – non voleva esasperare il clima. E la nuova scelta fatta lo dimostra». Poi, la stoccata: «Vista la possibilità di una pace a Gaza, chiediamo responsabilità nelle affermazioni espresse dal sindaco di Livorno e dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che sembrano non comprendere l’opportunità di rasserenare il clima. Salvini ha compreso che gli ambulanti hanno diritto di lavorare evitando ogni ipotesi di tensione con pochi irresponsabili agitati da dichiarazioni di coloro che dovrebbero invece distendere il clima». «Accuse», queste, considerate «gravi» dal segretario della Cgil livornese Gianfranco Francese. «Valuteremo – dice – se ci sono gli estremi per adire vie legali».
Botta e risposta
Entrando nel merito del luogo scelto al posto del mercatino, le Lega si associa alla scelta di Salvini che «ha espresso la volontà di dedicare la nuova visita a Livorno alle azioni da intraprendere su infrastrutture e lavoro e in particolare al porto». Che è l’unico punto su cui la Lega e il sindaco concordano. «La scelta di andare in Darsena Europa per vedere l’avanzamento della realizzazione può riportare il tutto al ruolo istituzionale che Salvini ricopre. Quindi sono pronto a incontrarlo. Dove c’è un progetto fondamentale per la città e non al mercato come proponevano in maniera ridicola gli esponenti della Lega locale».
Gli ambulanti
A stappare la bottiglia di spumante dopo il cambio di rotta sono gli ambulanti, che oggi potranno allestire il mercatino in via dei Pensieri in tutta tranquillità. «Abbiamo appreso con piacere che il buon senso ha prevalso», dice Marco Mainardi, presidente Fiva Confcommercio Livorno a cui si associa Anva Confesercenti con Andrea Briguglio.
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