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Nave israeliana in porto a Livorno, ora è in rada: «Siamo pronti a bloccarla»

di Martina Trivigno

	La nave in rada
La nave in rada

La portacontainer Zim Virginia attracca in Darsena Toscana. Sciopero di Cgil e Usb: «È il nostro messaggio politico»

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LIVORNO. La Zim Virginia, nave della compagnia israeliana, era attesa in porto per questa notte, lunedì 29 settembre, intorno alle 1,30 ma al momento é ancora in rada. Secondo quanto si apprende, il carico/scarico è adesso previsto per le 18 di oggi, lunedì 29 settembre.

Intanto è in corso il presidio della Cgil di Livorno davanti al varco del Terminal Darsena Toscana, dove sventolano le bandiere della Palestina. «Siamo qui per far sentire la nostra vicinanza ai lavoratori portuali», dice Gianfranco Francese, il segretario generale della Cgil di Livorno

Il precedente

Tutto è iniziato a Genova sabato scorso, durante la partenza del corteo in solidarietà alla Palestina: è stato allora che i portuali del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) sono stati avvisati dai lavoratori in turno che, proprio in quel momento, al terminal Spinelli, era ormeggiata la Zim New Zealand con a bordo – secondo l’Unione sindacale di base (Usb) – «dieci container sospetti».

«I portuali hanno scelto di entrare in porto per impedire il carico della nave, mentre un numero sempre maggiore di persone si è diretto in solidarietà verso varco Etiopia – spiega il sindacato – . L’Usb ha immediatamente proclamato uno sciopero di 24 ore a partire dalle 21,30 al terminal per garantire ai lavoratori la possibilità di astenersi da ogni operazione di carico e scarico potenzialmente connessa a traffici di armamenti».

La solidarietà

E subito è scattata la solidarietà a Livorno anche perché un’altra nave della compagnia israeliana – questa volta la Zim Virginia – sarebbe arrivata poco dopo in Darsena Toscana. «Nella serata di sabato scorso l’Unione Sindacale di Base Genova ha proclamato uno sciopero immediato in concomitanza dell’arrivo di una nave della compagnia israeliana Zim al terminal Spinelli – fa sapere Giovanni Ceraolo, portavoce dell’Usb Livorno – . La Rsu Usb di Alp, insieme alla segreteria Usb, è pronta a dichiarare sciopero qualora anche i lavoratori dell’articolo 17 dovessero essere avviati su quella nave. È impensabile che in questo momento drammatico, in cui la popolazione di Gaza è sotto attacco e stremata dalla fame, e mentre i nostri fratelli e sorelle sulla Global Sumud Flotilla sono minacciati costantemente, poter pensare di lavorare una nave della compagnia armatoriale israeliana. Non è solo una questione di coscienza ma anche un messaggio politico che vogliamo mandare. Inoltre esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai portuali genovesi del Calp e di Usb che stanno lottando nel porto ligure così come abbiamo fatto noi in quello di Livorno».

Il riferimento è alla Slnc Severn, il cargo americano che trasporta materiale di allestimento militare e caterpillar da consegnare a Camp Darby, bloccato prima che potesse avvicinarsi alla banchina del porto. Il 22 settembre, in concomitanza con lo sciopero nazionale, a Livorno sono confluite davanti al varco Valesini migliaia di persone che anche nei giorni successivi hanno partecipato a cortei che hanno attraversato la città. Il serrato lavoro di diplomazia condotto dalla Prefettura con le autorità competenti – e in particolare con la rappresentanza diplomatica statunitense – ha fatto il resto.

La Filt Cgil

Intanto Anche la Filt-Cgil di Livorno ha proclamato lo sciopero che – precisa il segretario generale Giuseppe Gucciardo – sarà limitato soltanto alle operazioni di carico/scarico della Zim Virginia e non riguarderà le altre navi ormeggiate in Darsena Toscana. «Questo è un momento molto delicato – sottolinea il sindacalista – in cui dobbiamo proseguire la lotta ma al tempo stesso garantire che il nostro porto continui a lavorare. In questa direzione incontreremo martedì (domani per chi legge, ndr) il prefetto Giancarlo Dionisi». Anche perché un’altra nave della compagnia istraeliana, la Zim Iberia, è attesa per giovedì prossimo.

Infine oggi, dalle 18,30, il Gruppo autonomo portuali, Ex Caserma occupata, il collettivo Scuola di carta e Azione antifascista Livorno (in presidio permanente davanti al varco Zara) hanno convocato un presidio di solidarietà e di protesta alla rotatoria davanti all’ingresso della Darsena Toscana. 

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