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Livorno, ecco le "nuove" Micheli: via ai lavori per quasi 4 milioni. Aule pronte a settembre '26

di Francesca Suggi
Livorno, ecco le "nuove" Micheli: via ai lavori per quasi 4 milioni. Aule pronte a settembre '26

Dal Comune: «Qui torneranno 350 studenti". I dettagli dell'intervento

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Livorno La scuola più antica della città si rifà il look. Atteso da tempo e necessario. In meno di 2 anni le Micheli-Lamarmora di piazza XI Maggio (comprensivo Micheli-Bolognesi) torneranno come nuove per i suoi 350 studenti tra primaria e infanzia (che da settembre sono stati trasferiti nelle aule a modulo del Parco delle Mura Lorenesi alla Guglia).

Miglioramento sismico, interventi strutturali, edili, impiantistica, antincendio: ecco nei dettagli cosa racconta il progetto esecutivo finanziato con fondi statali per 3, 85 milioni. «L’incarico è stato dato, i sopralluoghi effettuati e a metà mese si parte con un intervento importante che renderà la scuola più storica della città efficiente e sicura: è il primo dei grandi interventi che l’amministrazione farà in questa direzione», afferma la vice sindaca Libera Camici. Che ricorda: «Negli anni sulla scuola abbiamo già fatto interventi importanti sulle coperture».

Il sopralluogo

Nelle settimane scorse il sopralluogo della ditta aggiudicataria, la Brc spa recupero edilizio e restauro conservativo di Genova insieme all’assessore Federico Mirabelli e ai tecnici comunali. Per metà febbraio parte il cantiere. «Il progetto è stato redatto interamente dagli uffici comunali con una squadra di progettazione trasversale tra il settore coordinamento attuativo Pnrr, transizione tecnologica e smart city - spiega Mirabelli - I lavori prevedono una durata di 310 giorni naturali e consecutivi con inizio previsto per metà febbraio. Seguiremo passo passo l’avanzamento dei lavori». E pone l’accento sull’attenzione ai quartieri nord: «È una scuola che accoglie tanti studenti. Se tutto va avanti nel modo giusto ipotizziamo che a settembre ’26 gli studenti torneranno qui a far lezione».


I lavori

“Il progetto esecutivo è concepito per perseguire l'obiettivo di incrementare la sicurezza statica e sismica dell’edificio della Micheli, preservando le caratteristiche tipologiche e funzionali dell’edificio - si legge nelle carte - Il progetto di miglioramento sismico da eseguire si compone di una serie di interventi strutturali e edili, a cui si aggiungono interventi di natura impiantistica, relativi agli impianti meccanici, e modifiche per implementare le prescrizioni necessarie al rispetto della normativa antincendio”. L’ insieme degli interventi strutturali e impiantistici viene affiancato da un progetto architettonico di raccordo e complemento per preservare le caratteristiche della struttura sotto le Belle Arti.


Tali interventi si rendono necessari per migliorare dal punto di vista antisismico il comportamento strutturale dell’edificio. E quindi si precede “con consolidamenti per i solai in legno - alcune note tecniche - disponendo al di sopra delle travi principali idonei connettori in acciaio e sulla muratura perimetrale barre di acciaio inghisate. E ancora per i solai in acciaio, si prevedono demolizioni parziali sulle travi in acciaio di ogni solaio per l’inserimento dei connettori in acciaio e sulla muratura perimetrale barre di acciaio inghisate; il rinforzo dei profili esistenti”. Al terzo piano lavori ad hoc per una futura fruibilità del sottotetto.

“Gli interventi strutturali previsti nel progetto si pongono l'obiettivo di risolvere e superare le criticità riscontrate allo stato attuale, garantendo un idoneo collegamento tra gli orizzontamenti e le pareti verticali un rinforzo strutturale dei solai e un aumento di rigidezza e resistenza dell’insieme strutturale”, si legge ancora nella relazione.

A completamento degli interventi strutturali, saranno uniformate alcune finiture interne, come le pavimentazioni, che attualmente risultano disomogenee nei vari locali ai diversi piani, conseguenza di interventi eseguiti nel tempo con materiali diversi. Saranno ripristinate integralmente le cementine, in analogia alle limitate porzioni originali ancora presenti. E una riverniciatura globale interesserà l’edificio: vernici naturali al piano terra nella porzione della scuola materna, il bianco per la restante estensione delle elementari. Allo stesso modo si manterranno, riqualificandoli, i controsoffitti al secondo piano, ai locali del piano terra e primo piano.

Dal punto di vista impiantistico, il riscaldamento ambientale e di climatizzazione invernale per la scuola Micheli sarà totalmente rinnovato aumentando l'efficienza energetica, la salubrità ambientale e garantendo il rispetto delle attuali norme di ricambio d'aria negli edifici scolastici.

Verranno eseguite alcune modifiche per implementare le prescrizioni necessarie al rispetto della normativa antincendio. L'appalto sugli impianti elettrici, per l'innalzamento del livello della sicurezza ai fini della normativa antincendio e l'ottenimento del Certificato prevenzione incendi, è stato progettato e affidato all'impresa Montelupo luce engineering per un importo di 337mila, finanziato in parte con contributo dello Stato.

La scuola più antica della città

Livorno La scuola più antica della città. Si riavvolge il filo: le Micheli-Bolognesi di oggi nelle vicinanze di Porta San Marco sono state costruite alla fine dell’Ottocento su progetto dell’architetto Angiolo Badaloni (lo stesso delle Terme del Corallo e del Mercato delle Vettovaglie, per intenderci).
Il progetto originario prevedeva la realizzazione di un edificio a due piani caratterizzato in pianta da una forma rettangolare allungata in stile neoclassico con il motivo, sia costruttivo che decorativo, delle grandi finestre ad arco.
I lavori si protrassero per alcuni anni a causa anche di alcuni problemi costruttivi dovuti alla presenza del Rio Riseccoli che scorreva a est del fabbricato e che ne minava le fondamenta. Con l’interramento del torrente si portò a compimento l’opera che fu inaugurata nell’agosto del 1889 alla presenza tra gli altri del sindaco Costella. Il 2 ottobre 1889 iniziò il primo giorno di lezione.
Diciotto anni dopo la sua inaugurazione, nel 1907, fu deciso di realizzare un ulteriore piano per far fronte alla crescente affluenza di bambini, realizzando un progetto del 1902 dello stesso Badaloni.
Nel XX e XXI secolo l’edificio in stile neo classico è rimasto sostanzialmente inalterato. Oltre a piccole modifiche nella distribuzione degli spazi interni, gli interventi sono stati limitati a lavori di manutenzione, tra i quali, quello più recente di rifacimento delle facciate.
La scuola Micheli, intitolata all’ingegnere militare navale Giuseppe Micheli è, appunto, la più antica scuola della città. La prima pietra dell’edificio fu posta nel 1882; la direzione dei lavori fu affidata a Badaloni, mentre gli infissi in ferro battuto ai Fratelli Gambaro di Livorno. 



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