«Sfiorarsi, per non prendersi sul serio». La Mayor Von Frinzius e il nuovo show in arrivo a Livorno
La compagnia inclusiva tra prove e novità: «Ritmo, comicità e dramma». Il 17 febbraio prove aperte alla città e il 28 maggio si sale sul palco del Goldoni
LIVORNO. Torna al teatro Goldoni Mayor Von Frinzius, la compagnia teatrale fondata nel 2007 e ne parla il direttore artistico Lamberto Giannini, titolo della rappresentazione “Sfiorarsi, perché toccarsi è complicato”.
«Il prossimo 18 febbraio inizieranno le prevendite, mentre il 28 maggio ci sarà la nostra prima stagionale al Goldoni. Siamo sulla falsariga del nostro repertorio, con repentine alternanze fra comico e drammatico, ma questa volta il tema è più delicato, indaghiamo la natura di due atti apparentemente semplici, il toccarsi e lo sfiorarsi, e il tema è ancora più rilevante se si pensa all’impeto e al dinamismo delle nostre rappresentazioni».
E aggiunge: «Peraltro – continua – sfiorarsi e toccarsi sono temi che vanno rapportati ad alcuni dei nostri attori, i ragazzi disabili, che sanno che la disabilità va oggi di moda, ma che è un successo che un giorno potrebbe finire, passare di moda, diventare effimero. Fanno tutto molto con leggerezza e la cosa inizialmente mi faceva arrabbiare perché temevo non si prendessero sul serio, ma ho poi capito che preferivano non sentirsi importanti, non volevano sciupare il gioco, che è il modo migliore per vivere rappresentazioni come questa. La provvisorietà è un tema anche di Sfiorarsi, perché toccarsi è complicato, perché nella trama farà irruzione sul finale una grave malattia, e tutti su e giù dal palco, percepiranno quanto sia saggia la scelta dei nostri attori, disabili e non, di non prendersi troppo sul serio».
La Mayor Von Frinzius è certamente una pagina importante della vita e della passione artistica di Giannini e di tutti i suoi attori. «Parto dal concetto che ci piace chiamare la nostra arte teatro di contaminazione, perché siamo tutti convinti che l’idea di teatro inclusivo rischia purtroppo di escludere ed essere una definizione restrittiva. Tutti nella Mayor Von Frinzius hanno dato tanto, non solo gli attori con disabilità: mi sento di ringraziare gli attori che non hanno disabilità perché non li citiamo mai, non riconosciamo il loro talento nonostante anche loro facciano le classiche tre ore filate di prove, e anche il resto della squadra senza cui non potremmo fare nulla, pensiamo al ruolo di Rachele Casali e Silvia Angiolini. Abbiamo vinto tanti premi e per me è obbligatorio nascondere le emozioni sul palco. Non ci sono riuscito quando lo scorso anno abbiamo vinto per il terzo anno il Festival di Trani, Il Giullare. Ci tenevamo tantissimo e pensai a loro che erano a Livorno aspettando notizie. Appena premiati sono scoppiato in lacrime liberatorie».
Giannini conclude ricordando alcune tappe del tour e svelando una gradita visita alle prove del 27 gennaio: «Andremo a Volterra, a Trani, non in gara ma in quanto vincitori della scorsa edizione del Festival, a breve avremo conferma sulle rappresentazioni a Bologna, Vicenza, San Vincenzo e a Vada, dove concludiamo il nostro tour al Teatro L’Ordigno. Saremmo onorati di essere invitati a Effetto Venezia, come è successo la scorsa estate, spero succeda: Livorno ci riserva costantemente le sue attenzioni. Alle prove è venuto a fare un saluto il sindaco Luca Salvetti, assieme all’assessora Angela Rafanelli. Lo abbiamo vissuto come un riconoscimento da parte della città e ci ha fatto piacere. Il 17 febbraio ci sarà una interessante prova generale a porte aperte al Goldoni, in cui il pubblico potrà assistere liberamente».l