Livorno, sottopasso della stazione: «Ecco il bando di gara»
Ora la pubblicazione per decidere chi redigerà il progetto di fattibilità tecnico-economica: il costo è di 2,4 milioni
LIVORNO. Sarà bandita durante questa settimana la gara che stabilirà chi si aggiudicherà la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica del sottopasso della stazione in sostituzione dell’attuale cavalcaferrovia delle Terme del Corallo. «È un punto di non ritorno», commenta l’assessora alla Mobilità, Giovanna Cepparello, che sottolinea come questo passaggio centrale, secondo il nuovo Codice degli appalti, coincida con la progettazione definitiva. In altre parole siamo al passo (l’ultimo) prima dell’avvio della fase operativa.
Nei giorni scorsi, la giunta guidata dal sindaco Luca Salvetti ha approvato il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip) che prevede un valore totale per la realizzazione dell’opera destinata a cambiare il volto della città pari a 37,4 milioni di euro. E, di questi, 2 milioni serviranno proprio per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, mentre altri 400mila euro per la verifica preventiva e la validazione del progetto; infine i restanti 35milioni finanzieranno l’esecuzione vera e propria dei lavori.
Stando al progetto, il sottopasso si eclisserà quindi in pendenza fino a percorrere un rettilineo lungo circa cinque metri sotto l’attuale piano e riapparirà in superficie (dopo aver superato il rio Cigna) all’altezza di due piccole rotatorie che andranno però ridisegnate: una in via degli Acquedotti, l’altra, invece, in corrispondenza delle due piccole vicine a via Frida Misul (zona palaModigliani, vicino alla sede Cgil e lo store Globo).
L’amministrazione comunale ha deciso di finanziare la realizzazione dell’opera sostitutiva del cavalcaferrovia per la parte funzionale, che in una prima fase può prescindere dall’innesto con uno svincolo completo con l’Aurelia, utilizzando quindi la rampa diretta in uscita dalla carreggiata sud e il collegamento con via degli Acquedotti attraverso via Frida Misul, anche in considerazione della necessità di confronto con Anas a cui competerebbe l’onere della realizzazione dello svincolo Variante. «Il cavalcaferrovia rappresenta oggi uno degli ingressi principali della nostra città – spiega Capparello – e il suo abbattimento è legato a doppio filo con la riqualificazione della stazione, delle Terme del Corallo e di piazza Dante. In settimana sarà bandita la gara, poi per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e la sua validazione servirà tutto il prossimo anno. Il 2026, inoltre, sarà l’anno in cui si passerà alla fase operativa attraverso un appalto integrato che, sempre secondo il nuovo Codice degli appalti, consentirà di redigere sia il progetto esecutivo sia di avviare i lavori».
Secondo il cronoprogramma del Comune, bisognerà aspettare la fine del 2026 e l’inizio del 2027 prima di vedere l’apertura dei cantieri. «Tuttavia anche se il 2025 sarà l’anno dedicato alla redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, il Comune non resterà inerte – sottolinea l’assessora alla Mobilità – . Grazie alla Regione Toscana abbiamo avviato un tavolo con Rete ferroviaria italiana con i cui tecnici avvieremo quindi un confronto costante. In altre parole il prossimo anno sarà importante per approvare la convenzione con Rfi e passare poi all’appalto integrato».
Tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027 saranno quindi realizzate prima le opere esterne, poi via agli interventi veri e propri che comprendono quindi anche l’abbattimento del cavalcaferrovia della stazione. «In questa direzione abbiamo scelto la strada più prudente – conclude l’assessora Cepparello – . Il cavalcaferrovia sarà infatti abbattuto soltanto quando il sottopasso sarà realizzato. Per quel momento non è dunque prevista una viabilità alternativa: ci sarà qualche disagio per gli automobilisti, ma non la paralisi del traffico».
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