Livorno, arrivano i box in piazza Cavour e da gennaio le ruspe al mercato: il programma dei lavori
Lunedì parte l’allestimento, dopo le feste il trasloco di 56 banchi: «Ci auguriamo che siano rispettati i tempi»
LIVORNO. Piazza Buontalenti, eppur si muove. Simone Toschi, presidente dell’omonimo consorzio e del centro commerciale naturale Modì, lo annuncia con soddisfazione: siamo ad un passo dallo spostamento in piazza Cavour e dintorni.
Si spostano in 56
La vicenda che riguarda la riqualificazione dell’area mercatale, è ormai nota, del resto. Davanti al mercato delle Vettovaglie, dove un tempo c’erano i famosi barroccini, dal 20 gennaio, comincerà la fase numero uno dell’esodo per 56 dei 71 aventi diritto a un posto vendita nell’area del centro cittadino che entro la fine del 2025 sarà pronta per l’ennesimo taglio del nastro. Coloro che per il momento hanno rinunciato alla fase intermedia dicendo no alla possibilità di utilizzare un modulo commerciale temporaneo, saranno comunque regolarmente al loro posto nella “nuova piazza”, quando essa sarà pronta. Un piano di trasloco, questo, elaborato sin da prima della pandemia, a chiusura di un percorso che ha messo fine a mille riunioni e più di 20 anni di sterili simposi e progetti fini a se stessi, che prevede adesso la sistemazione temporanea grazie a dei moduli studiati appositamente per il commercio ambulante, posizionati fra piazza Cavour e gli Scali Aurelio Saffi.
Arrivano i box
La piazza finalmente si avvia verso un futuro auspicato roseo e, lunedì, cominceranno ad arrivare in una prima tranche, un buon numero di box: moderni, sicuri e minimalisti, dalla forma che ricorda un container, lunghi circa cinque metri, larghi due e mezzo, occupando da subito la zona della piazza. Arriveranno, a esaurire l’operazione, in due o tre step. Quelli installati nei tempi immediatamente successivi, verranno collocati “a scendere” lungo i fossi (Scali Saffi) fino a completamento del fabbisogno richiesto dagli stessi esercenti.
Trasloco a gennaio
Cominceranno ad essere montate, queste baracchine, anche se, gli ambulanti al momento, resteranno dove sono. In rispetto dell’accordo stipulato precedentemente con l’amministrazione, secondo il quale, il trasferimento nel mese di dicembre, tradizionalmente legato alle festività natalizie, avrebbe creato dei disagi per chi attende proprio gli affari legati al Natale per avere una boccata d’ossigeno a livello economico. Meglio era quindi, sgomberare in gennaio. Mese più sonnacchioso e ritenuto più adatto. Nel frattempo giunge notizia che siano già stati stipulati i contratti per gli allacciamenti all’energia elettrica con decorrenza 25 gennaio, l’area commerciale ben conosciuta dagli anni ‘60 ai giorni nostri davanti al mercato centrale, a partire dal 26 gennaio, diventerà un cantiere.
Il cantiere
Si comincerà con la rimozione delle vecchie, rugginose e ormai poco stabili strutture, da accompagnare allo smaltimento, seguita da derattizzazione e sanificazione dell’intero spiazzo. Servirà tutto il mese di febbraio e, forse anche l’inizio di marzo. «Ci auguriamo siamo rispettati i tempi promessi – dice Toschi – che parlano di 7/9 mesi, anche se io mi tengo più largo e sarei contento fosse un arco di 8/10. Vorrebbe dire che per ottobre avremmo una nuova, bella e attrattiva dimora».
Ripensa alle tante modifiche portate al progetto originario, possibili grazie all’interlocuzione fattiva con l’amministrazione. «Siamo arrivati addirittura ad avere la possibilità di poter mettere eventualmente a spese nostre delle tende tutte uguali, per proteggere dal sole e dalla pioggia, nel caso ce ne fosse bisogno. Una necessità, che secondo i progettisti, non si verificherà perché la copertura prevista sarà sufficiente per dare opportuna protezione. Abbiamo concertato l’esigenza degli spazi vendita, riscontrando la disponibilità di chi aveva concepito tutto sulla teoria. Hanno ascoltato chi conosce le cose nella pratica. E voglio dire che se questa zona verrà valorizzata come merita, con un mercato Buontalenti riqualificato e un mercato centrale attrazione anche turistica, tutto il centro, andato negli ultimi anni in degrado, non potrà che avvicinarsi ai fasti antichi».
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