Il Tirreno

Livorno

Lo scavo infinito

Stop, intoppi e bonifiche belliche: a Livorno oltre 2 anni per il ponte sul fosso in Venezia

di Claudia Guarino
Stop, intoppi e bonifiche belliche: a Livorno oltre 2 anni per il ponte sul fosso in Venezia<br type="_moz" />

Avviati a settembre 2022, i lavori hanno subito vari rinvii: l’ultimo a inizio mese. Ora la conclusione è prevista per febbraio.

31 ottobre 2024
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LIVORNO. Era il 22 settembre del 2022 quando fu posata la prima pietra del cantiere per costruire il nuovo ponte sul viale Caprera. O meglio, quando fu forato il primo pezzetto di terreno. Bene, quasi due anni dopo quel cantiere è ancora lì. Avrebbe dovuto essere terminato prima di Effetto Venezia, ma l’ultima proroga per la consegna dei lavori ha fissato l’asticella al febbraio del 2025. E, andando avanti di questo passo, c’è da sperare che l’opera sia completata almeno per quello dell’anno prossimo, di Effetto Venezia. A dilatare i tempi dei lavori ci ha pensato un’interminabile serie di imprevisti che, a quanto sembra, si ripresentano regolarmente. Ma partiamo dal principio.

Il via

Nel settembre del 2022 il Comune annuncia l’apertura del cantiere tra il viale Caprera e via della Venezia dopo una progettazione che affonda le sue radici nel lontano 2016. L’intervento riguarda l’escavo del fosso fino al mare e la ricostruzione del ponte. Vengono quindi allestite le recinzioni e si comincia a scavare. Ma dopo poco si presenta primo intoppo. Nell’aprile 2023 il cantiere si blocca perché fuoriesce dell’acqua dal fondo dello scavo.

Il primo stop

Si è trattato, così dicono gli atti ufficiali, del «verificarsi, durante il corso dei lavori, di una significativa immissione di acqua all’interno degli scavi di cantiere», tale da rendere «necessario apportare modifiche alla soluzione inizialmente prevista». Il fondo è stato quindi sigillato con un getto di cemento armato. Continuando a scavare sono poi spuntate le spallette del ponte storico.

L’altro rinvio

Ed ecco il secondo stop. Col cantiere che è ripartito dopo la decisione, presa in accordo con la Soprintendenza, di conservare l’elemento storico e di prevedere un ponte con una struttura snella. Nell’ottobre del 2023 iniziano le operazioni per spostare i sottoservizi. Durano mesi. E nel frattempo lievitano i costi dell’intervento perché si passa dai 931. 800 euro delle previsioni a 1. 381. 800 euro. Per lo spostamento dei sottoservizi, d’altra parte, il cronoprogramma prevede una tempistica di tre mesi. Alla fine per concludere l’intervento servono circa cinque mesi. È nel maggio scorso che il Comune annuncia: ci siamo, può partire la seconda fase dei lavori. Cioè lo scavo vero e proprio.

Slitta la fine dei lavori

E in effetti, a guardare com’è messo adesso il viale Caprera, è evidente che qualcosa si sia scavato. Ma è anche vero che conclusione dei lavori è slittata di nuovo. È infatti del 2 ottobre la determina con cui il dirigente del Comune concede una proroga di 90 giorni alla ditta che si sta occupando di eseguire «i lavori per completare la riapertura del fosso di viale Caprera con la corrispondenza di via della Venezia» che dovranno pertanto essere ultimati entro «il 3 gennaio 2025» anziché «il 5 ottobre 2024». Questo perché è stata rilevata «la necessità di eseguire la bonifica bellica di un’anomalia» e «un’ulteriore indagine di approfondimento e un’ulteriore seconda bonifica bellica». In realtà si andrà anche oltre perché l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Livorno Federico Mirabelli ha spiegato che «la conclusione del ponte e la sua apertura al traffico è prevista per febbraio del 2025, poi ci saranno le operazioni di restauro». Dunque per vedere tutto il pacchetto completo con tanto di acqua che scorre e rifiniture bisognerà aspettare «l’inizio di giugno». Insomma, questo ponte si sta facendo desiderare. l

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