Livorno e la nuova provveditrice Cristina Grieco: passaggio di consegne con Andrea Simonetti
Dal 1 ottobre a Palazzo della Gherardesca per affrontare vecchi e nuove sfide del mondo scolastico. «Grande entusiasmo»
LIVORNO. E’ ufficialmente la nuova dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Cristina Grieco. I saluti e il passaggio di consegne col suo predecessore, il professore Andrea Simonetti, sono stati fatti nei giorni scorsi.
Prima dirigente scolastica del “Vespucci-Colombo” e del “Cecioni”, poi assessora regionale all’Istruzione, consigliera dell’ex ministro Patrizio Bianchi e, dall’agosto 2022, anche presidente di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa del Ministero, Grieco conosce bene tutti i dirigenti scolastici del territorio. Ora a 59 anni, torna a casa, nella sua Livorno. In altre parole dal 1 ottobre, che è oggi, ricopre l’incarico di provveditora e prenderà il posto di Simonetti, appunto, fino a ora reggente a Livorno che resterà dirigente a Pisa. Con un decreto firmato dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, Ernesto Pellecchia, è stato affidato a Grieco «l’incarico dirigenziale non generale di titolarità, triennale, relativo all’Ufficio VIII – Ambito territoriale di Livorno a decorrere dal 1° ottobre». Queste alcune delle motivazioni: «Assume evidenza il rilevante incarico di presidente di Indire, ente di ricerca vigilato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, avente compiti di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola, di documentazione e ricerca didattica». E Grieco è felice di tornare a casa e da donna di scuola sa bene che le responsabilità sono tante. E le sfide delle scuole livornesi pure. Sfide vecchie e nuove. «Da un lato c’è il problema dell’edilizia scolastica e l’obiettivo è quello di riuscire a garantire le soluzioni migliori per consentire agli studenti di scegliere gli istituti scolastici che vogliono frequentare. Aspetti che devono essere calibrati con gli organici e per farlo nel modo giusto è fondamentale collaborare con gli enti proprietari – aveva detto al Tirreno il giortno della nomina – Dall’altro dobbiamo fare i conti con il calo demografico e, di conseguenza, con la diminuzione delle iscrizioni di cui già risente il primo ciclo di istruzione, ma presto si avvertirà anche nel secondo. Dobbiamo accompagnare la scuola in questo percorso pieno di cambiamenti e novità».