«Picchiata e rapinata»: chi è il livornese condannato a 5 anni
La donna, affiancata in motorino, colpita alla nuca per rubare la collana
LIVORNO. È stato condannato in rito abbreviato a cinque anni di reclusione per aver rapinato una donna di 78 anni in via di Salviano, colpendola addirittura con un pugno alla nuca e strappandole la collana d’oro dal valore di tremila euro.
È la sentenza pronunciata nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari Antonio Del Forno nei confronti del ventitreenne livornese Alen Alimovic (nato a Pisa). Un’aggressione choc quella nel quartiere di Colline, risalente al 31 maggio scorso, con l’anziana disperata che urlando (erano quasi le 18, quindi il tutto è avvenuto in pieno giorno) aveva cercato di chiedere aiuto ai passanti, purtroppo non riusciti a intervenire in tempo per salvarla.
Due rapinatori
Alimovic, durante la rapina, non sarebbe stato da solo: avrebbe raggiunto la vittima in sella a un Honda Sh (di proprietà di una persona morta) insieme all’amico Dennis Migliore (21 anni e originario di Caltagirone, in Sicilia, seppur domiciliato in città), ritenuta la persona alla guida dello scooter. Quest’ultimo, il cui patteggiamento è stato rigettato, comparirà fra meno di un mese davanti al giudice sempre in rito abbreviato per la sentenza. Alimovic, in questo momento in carcere a Pisa in regime di custodia cautelare, era stato arrestato nei mesi scorsi su richiesta del pubblico ministero Niccolò Volpe ed è difeso dall’avvocato livornese Nicola Giribaldi. Migliore, invece, era stato inizialmente ristretto ai domiciliari. Entrambi, sullo stesso Honda Sh, sono poi fuggiti.
La dinamica
La signora stava camminando in via di Salviano, non lontano da piazza Damiano Chiesa, quando la coppia in scooter si è a lei affiancata. Alimovic, dopo essere sceso, l’ha avvicinata, colpendola con un pugno sulla nuca, scaraventandola sul marciapiede, provando invano a rubarle la borsa e strappandole infine il girocollo. Poi, mentre Migliore lo attendeva alla guida del motorino, è tornato in sella e i due si sono dati alla fuga. Tutto è durato meno di un minuto. L’anziana è stata poi accompagnata al pronto soccorso con un trauma cranico non commotivo e un trauma distrattivo del rachide cervicale, dimessa poi con sette giorni di prognosi.
Le indagini
Sul posto erano subito intervenuti gli agenti delle volanti della polizia di Stato, con l’indagine passata in mano alla Squadra mobile. Le prime importanti conferme sull’identità dei due sono arrivate dalle immagini delle telecamere presenti in zona, acquisite dagli inquirenti, in particolare dai video sono stati notati i tatuaggi su un avambraccio e su una mano di Alimovic. Ma non solo: sulla sua pagina Facebook, Migliore, indossava un casco identico a quello che portava in testa quel giorno. Poi ci sono state le importanti testimonianze dei passanti, subito ascoltati dai poliziotti. Elementi che sono stati ritenuti idonei a indagarli per i reati, in concorsi, di rapina e lesioni personali. E ora, per il ventitreenne, è arrivata anche la condanna in abbreviato, con lo sconto automatico di un terzo della pena.
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