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La Supercoppa a Livorno non è ancora finita: scontro sui risarcimenti post-caos
La Lega nazionale pallacanestro aveva accusato PalaLivorno, in particolare il presidente Riccardo Rossato, di aver esagerato con il bilancio dei danni. La replica: «Polemiche inutili, parleranno i periti assicurativi, ma i seggiolini rotti non sono solo quelli lanciati»
LIVORNO. La Supercoppa non è ancora finita. Dopo un fine settimana di grande basket, quello scorso che in città ha portato otto squadre di A2 e Serie B a giocarsi il trofeo, ora la partita prosegue sul tema dei risarcimenti post-scontri, quelli provocati dai tifosi di Roseto, che sabato scorso hanno attaccato sugli spalti del PalaModì i rivali di Forlì, per l’occasione in tribuna con i gemellati di Herons Montecatini, con un fitto lancio di seggiolini e le aste delle bandiere usate come spranghe. Disordini, ai quali hanno partecipato anche alcuni dei supporter avversari, che hanno preceduto il match proprio fra abruzzesi e termali, con il danneggiamento – ed è qui che si gioca la seconda partita – «di 45 sedute e dei bagni», aveva spiegato al Tirreno il presidente di PalaLivorno, la società che gestisce l’impianto comunale del Modigliani Forum, Riccardo Rossato.
La posizione della Lega
La Lega nazionale pallacanestro, con un comunicato ufficiale, se l’era presa proprio con l’imprenditore, accusato di aver esagerato sulla stima, sebbene provvisoria, dei danni. «Gli atti di violenza sono sempre rimasti lontani dall’atmosfera di festa e sana competizione vissuta negli impianti di gioco da decine di migliaia di persone – le parole due giorni fa del presidente Francesco Maiorana – che per nulla vanno confuse con le deprecabili intolleranze di pochi. Detto ciò non possiamo non replicare alle affermazioni di Rossato, considerato che per l’organizzazione dell’evento abbiamo instaurato un proficuo e collaborativo rapporto con i referenti di PalaLivorno, così come con le forze dell’ordine. Quanto accaduto non può essere imputabile all’organizzazione della Lega nazionale pallacanestro, poiché quello dell’ordine pubblico è ambito esclusivo delle forze dell’ordine».
La replica di Rossato
Rossato, dopo il comunicato, spiega che «saranno i periti assicurativi ad appurare i danni, non io o i componenti della Lnp». In ogni caso, domenica scorsa, c’era già stato un sopralluogo dei tecnici della Lega nel settore teatro dei disordini, proprio per avere piena contezza dell’accaduto. «Posso solo dire – prosegue il presidente di PalaLivorno – che i danni non sono solo quelli visibili, cioè i seggiolini lanciati, ma riguardano anche tutti quelli presi a calci. Le sedute sono difficili da togliere, se ne viene rimossa una con la forza vuol dire che se ne sono rotte altre due, perché così facendo viene danneggiato l’intero meccanismo sottostante». Rossato, insomma, ha contato circa 15 seggiolini divelti, ma sarebbero 45 (il triplo) quelli danneggiati. «Ma non è un problema di numeri – prosegue – ed è riduttivo fare polemica su questo. Se fosse stata rotta anche solo una seduta e fosse stata lanciata in testa a una persona, oggi parleremmo di un’altra storia. Più che dei danni io sono preoccupato dalle famiglie in fuga con i bimbi in lacrime che assistevano allo scempio. Il punto è aver permesso un epilogo del genere, aver riempito il PalaModì con otto tifoserie diverse, sei delle quali in contrasto fra loro. Il grande spettacolo, e lo dico da tifoso della Libertas, lo hanno offerto le famiglie in supporto della Pielle, loro sì che si sono comportate benissimo».
Chi pagherà
La Lega, nella stessa nota, aveva spiegato che a pagare i danni – «ancora da quantificare», spiega Rossato – sarebbero state le società coinvolte (gli scontri hanno riguardato i supporter di Roseto, Forlì ed Herons). «Non funziona così – replica l’imprenditore livornese – perché intanto a pagare saremo noi, visto che dobbiamo rimettere a posto il palazzetto immediatamente in vista del concerto del 9 ottobre di Renato Zero: quei seggiolini rotti, devono saperlo tutti, li hanno “acquistati” persone da mesi e hanno il diritto di assistere allo spettacolo in sicurezza. Poi, la spesa reale, la sosterrà la Lega attraverso la propria assicurazione, che avrà la possibilità eventualmente di rivalersi sulle tifoserie o le società». Il preventivo, al momento, «è in fase di elaborazione, io non ho ancora una stima finale dei danni, l’azienda che ci ha installato le sedute deve risponderci e i periti assicurativi devono ancora appurare i danni». PalaLivorno è comunque già al lavoro per sostituirli: «Trenta euro a seduta come si legge su alcuni siti Internet? Non credo proprio, penso costino di più, ma lo ripeto: il prezzo me lo devono ancora dire e per, se costano cinque euro l’una, meglio per chi paga. I seggiolini devono essere arancioni, con le stesse caratteristiche di quelli divelti. Quelli nuovi arriveranno il prima possibile, ovviamente prima del concerto di Renato Zero». l
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