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Livorno, attesa per l’apertura di Primark: le misure per gestire la maxi affluenza prevista

di Claudia Guarino

	Primark a Livorno
Primark a Livorno

Tutto pronto per l’apertura dell’atteso punto vendita del marchio di moda a basso prezzo. Officine, il bilancio di Zoia (Igd): «Ci aspettiamo 3 milioni di visitatori in un anno»

30 agosto 2024
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LIVORNO. Annunciato, agognato e atteso, a Porta a Mare è quasi arrivato il momento di Primark. Il colosso irlandese della moda low cost martedì inaugura a Livorno il suo secondo store toscano dopo il maxi negozio dei Gigli, a Firenze. E probabilmente il marchio internazionale è uno dei più grandi colpi di mercato, commercialmente parlando, di Igd, immobiliare il cui azionista di maggioranza è Coop Alleanza 3.0 e di cui Roberto Zoia è amministratore delegato.

È un’apertura attesa, quella di martedì

«Primark è un fenomeno mediatico e l’affluenza andrà analizzata anche al di là dei numeri. Per noi, cioè, è importante che riesca ad attirare persone anche da fuori città. Perché oggi Porta a Mare è molto centrale e molto riferita alla città di Livorno, mentre con l’ingresso di Primark il bacino d’utenza si amplia. Il negozio convoglierà la parte sud, da Grosseto a risalire, e ci giochiamo la Versilia e Pisa con l’altro punto vendita dei Gigli».

Avete pensato a misure per far fronte a eventuali flussi importanti di persone durante i primi giorni di apertura? Qualche accortezza, magari presa insieme al Comune, su parcheggi e viabilità?

«Per i primi giorni metteremo in campo venti persone, che si posizioneranno sia all’esterno del negozio che sulle strade limitrofe in modo tale da favorire l’ingresso ai parcheggi. Abbiamo poi concordato con il Comune la presenza, fino al week end, di due pattuglie della polizia municipale, che si posizioneranno alle due rotatorie (quella al Cantiere e quella in piazza Orlando, ndr) per dirigere il traffico. Inoltre daremo la possibilità di parcheggiare nell’area dell’ex Lips, che può diventare una valvola di sfogo nel caso in cui si riempissero i parcheggi sotterranei».

Ci si aspettano grandi numeri, insomma. Quali sono, invece, i numeri delle Officine a quasi un anno dall’inaugurazione? Dopo un boom iniziale si ha come l’impressione che il centro commerciale di Porta a Mare non sia poi così frequentato

«Siamo contenti della prima risposta che abbiamo avuto. È chiaro che l’offerta iniziale, che era molto concentrata sulla parte di ristorazione, aveva necessità di essere integrata con i negozi tradizionali. In questo senso l’apertura di Sinsay il 28 luglio e quella in programma di Primark daranno a Porta a Mare anche un impulso sul segmento shopping. I dati dell’affluenza, comunque, sono in linea con le aspettative».

Quanti visitatori si contano? C’è un dato numerico?

«In base ai visitatori registrati dai conta persone presenti sui tappeti mobili ai due ingressi di Officine, quello lato Darsena e quello lato Primark, posso dire che contiamo di chiudere l’anno con tre milioni di visitatori, escluso Primark».

È un buon numero?

«Siamo nei numeri che avevamo immaginato e siamo soddisfatti».

Quali negozi vanno meglio? C’è una fascia oraria a maggior frequenza?

«Dalle 17, 30/18 l’affluenza è molto importante e si concentra sulla parte di intrattenimento (la sala giochi Wappy, ndr) e sul McDonald’s, ma ne beneficiano tutte le attività. Abbiamo buoni risultati anche sulla ristorazione veloce e sulla parte sportiva rappresentata dal brand Jd».

Che è presente anche nell’altro centro commerciale Igd, le Fonti del Corallo. Non si fanno concorrenza? La città “regge” tutti questi centri commerciali?

«Porta a Mare e Porta a Terra convogliano due bacini diversi e due tipologie diverse di persone. Non escludo, comunque, che durante il primo periodo di apertura di Primark un po’ di ripercussioni sulle Fonti del Corallo possano esserci».

Pensa che investirete in altri negozi in futuro?

«L’idea è quella di fermarsi qui, a livello commerciale».

Per quanto riguarda Porta a mare 2? C’è sempre l’idea di vendere i terreni ex Lips, l’Arsenale e il Molo Mediceo dove sulla carta nasceranno residence, ostello e centro congressi?

«Verso ottobre/novembre dovrebbe essere completato l’iter di approvazione del piano operativo comunale. E da parte nostra l’idea è di cedere o trovare partner industriali. Siamo specialisti nel retail e, dato che le destinazioni sono alberghiera, residenziale e terziario cerchiamo partner».

Ma intanto c’è la data di martedì con l’apertura di Primark

«Credo che l’idea di inaugurare di martedì sia stata una scelta intelligente perché ci sarà modo di vedere il negozio senza concentrare tutte le visite nel fine settimana. Il progetto, del resto, è uno tra i più importanti».

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