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Le indagini

Livorno, maxi rissa sugli Scali Novi Lena: sette denunciati, due per tentato omicidio – Video


	Rilievi dei carabinieri sugli scali Novi Lena (foto d'archivio)
Rilievi dei carabinieri sugli scali Novi Lena (foto d'archivio)

Per cinque di loro c’è anche il divieto di accesso alle aree urbane

27 agosto 2024
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LIVORNO. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno hanno denunciato a piede libero sette persone per rissa aggravata, fra i quali due anche per tentato omicidio e lesioni. Hanno anche provveduto a notificare a cinque di loro (4 italiani e uno di origine tunisino), il provvedimento di Divieto di Accesso alla Aree Urbane (Dacur).

Sono ritenuti i responsabili di avere scatenato la rissa nei pressi degli Scali Novi Lena che durante la notte dello scorso 17 maggio provocò anche il ferimento di due giovani livornesi. All’epoca due indagati di origine nordafricana armati di coltelli, nel cercare di colpire un giovane ferito che era in procinto di essere soccorso, rischiarono di ferire anche il personale sanitario intervenuto.

L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso di appurare che i primi screzi alla base dello scontro sfociato in rissa sarebbero iniziati intorno alle 3.30 di notte, quando un addetto alla sicurezza di un locale degli Scali era stato avvicinato da una cliente che lo aveva avvertito di aver avuto poco prima una discussione con due tunisini, che avrebbero tentato di aggredirla. In quel frangente l’uomo frapponendosi tra la donna e i due aggressori sarebbe riuscito, a proteggerla temporaneamente.

Tuttavia i due, insieme a un terzo connazionale che era con loro, a quel punto si sarebbero allontanati dall’ingresso del locale, ma subito dopo uno di questi, sfilatosi la maglietta per tentare di eludere un eventuale identificazione dal sistema di videosorveglianza, si è riavvicinato alla ragazza colpendola con un pugno, per poi essere fermato sempre dallo stesso italiano.

A questo punto è inizia una violenta colluttazione a cui si sono uniti anche dei ragazzi livornesi presenti che a loro volta hanno aggredito i tre extracomunitari, facendo rapidamente degenerare il tutto in una rissa, culminata col lancio di una tavola di legno da parte dei tunisini verso gli italiani, poco prima di fuggire verso piazza Giovine Italia.

I ragazzi italiani, uno dei quali nel frattempo si era armato di un bastone, sono partiti all’inseguimento dei tre i quali, per ostacolarne i movimenti, hanno rovesciano i contenitori della raccolta differenziata presenti in piazza e hanno iniziato a lanciarne il contenuto verso gli inseguitori. L’intervento dell’addetto alla sicurezza, sopraggiunto nel frattempo, è riuscito a calmare alcuni dei partecipanti alla rissa, prima che uno degli italiani riaccendesse la lite.

Alla fine della rissa due dei tre tunisini sono rimasti in Piazza Giovine Italia con il bodyguard, mentre gli italiani hanno fatto ritorno al locale. Pochi istanti dopo tuttavia il terzo extracomunitario che si era allontanato è sopraggiunto in piazza armato di coltelli cedendone uno ad un connazionale, per poi dirigersi entrambi alla ricerca del gruppo di italiani. Notati questi ultimi in piazza Mazzini, immediatamente è partito un folle inseguimento dei due stranieri che è culminato nel tentativo di colpire con alcuni fendenti la coppia di livornesi.

L’aggressione si è conclusa anche grazie alla presenza del personale sanitario del 118 giunto sul posto per soccorrere i feriti; infatti alcuni ragazzi nella fuga avrebbero trovato riparo salendo all’interno dell’ambulanza, dove uno degli aggressori avrebbe comunque tentato di colpirli lanciando un’arma da taglio che ha evidentemente messo in pericolo anche i sanitari, ma fortunatamente senza conseguenze.

Alla fine della rissa un giovane italiano coinvolto ha riportato una profonda ferita alla guancia destra, mentre la sua compagna, peraltro estranea alla contesa scatenante, è stata anch’ella attinta alla testa da un fendente che ha causato lievi lesioni da taglio.L’opera di ricostruzione degli investigatori partendo dalle vittime italiane al pronto soccorso attraverso l’analisi di tutti gli elementi di tipo tecnico nonché accertamenti documentali approfonditi anche consultando oltre alle banche dati gli stessi profili social media hanno individuato tutto il gruppo di giovani che ha preso parte alla rissa.

Rileva che un partecipante è stato identificato dai carabinieri grazie a servizi di osservazione controllo e pedinamento mentre era intento a cedere una dose di cocaina a un livornese, quindi arrestato in flagranza per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine dell’articolata attività di ricostruzione i carabinieri hanno denunciato  sette giovani per rissa aggravata, due dei quali identificati quali i presunti autori dell’aggressione con il coltello sono stati denunciati anche per tentato omicidio e lesioni aggravate.

Per cinque degli indagati i Carabinieri hanno altresì ottenuto l’emissione della nota misura di prevenzione Divieto di Accesso ai Centri Urbani, provvedimento di natura amministrativa che inibisce ai destinatari ingresso e stazionamento per due anni proprio nei luoghi oggetto della rissa consistente nelle aree urbane labroniche di Piazza Giovine Italia, Piazza Mazzini e Scali Novi Lena.

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