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Due anni senza La Barrocciaia: «Così è rinata piazza Cavallotti»

di Claudia Guarino
I tavoli del Barroccino venerdì sera
I tavoli del Barroccino venerdì sera

Livorno, al Barroccino si sono aggiunti altre due attività: «Avamposti del decoro»

25 agosto 2024
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LIVORNO. C’è chi sorseggia una birra al tavolo, chi ordina un panino e chi, semplicemente, sta in piedi ad ascoltare le note del musicista che suona la chitarra davanti al bar. La chiusura della Barrocciaia, nel novembre del 2022, è stato un duro colpo per il centro ma adesso, a distanza di quasi due anni, in piazza Cavallotti si rivedono luci accese e saracinesche alzate.

C’è il Barroccino, che non ha mai mollato – «abbiamo resistito e ce l’abbiamo fatta», dice il titolare Andrea Turinelli – e ci sono il Caffè Amelia con nuova gestione dal marzo scorso e il PaninoSì, inaugurato nell’ottobre del 2023. «Le nostre luci – dice Andrea Turinelli – sono avamposti del decoro. Ed è meglio essere in tanti, piuttosto che avere il buio».

E in una piazza Cavallotti tornata ad animarsi ci pensa la musica del Barroccino ad accompagnare i passanti. E ad accogliere i clienti appoggiati al bancone del bar o seduti ai tavoli sistemati all’esterno del locale durante l’aperitivo e anche più tardi.

«Dopo la chiusura della Barrocciaia la situazione qui era peggiorata – racconta Turinelli –, ma noi siamo andati avanti con grande convinzione. Abbiamo resistito e siamo arrivati a oggi. Continuiamo d’altra parte a credere nel lavoro che facciamo impegnandoci a fare del nostro meglio tutti i giorni».

E in questo contesto la concorrenza non spaventa, anzi. «Sono molto contento che abbiano aperto nuovi locali in piazza Cavallotti. Le saracinesche alzate fanno bene al centro. E credo fermamente che sia meglio essere in tanti a lavorare che rimanere soli in mezzo al nulla». Anche perché «con la nostra attività contribuiamo a mantenere il decoro».

E se il Barroccino continua a portare avanti con convinzione il suo lavoro in centro, il Caffè Amelia è un’attività più recente per piazza Cavallotti. Per lo meno sotto la gestione di Maurizio Ricci. «Ho aperto a marzo – racconta il titolare – avevo già lavorato qui e la piazza mi era piaciuta. Perciò, che dire? Mi sono lanciato».

E non se n’è pentito. «Sono soddisfatto del lavoro e rifarei tutto. Ben venga, d’altra parte, l’apertura di nuove attività». Come del PaninoSì, che confeziona pietanze per i suoi clienti all’angolo tra la piazza e via del Giglio.

E così, tra un panino e un aperitivo. Tra due chiacchiere e una passeggiata. Tra un caffè e una serata trascorsa sulle note di una musica che viene da lontano, piazza Cavallotti aspira a recuperare quel ruolo di cuore cittadino che probabilmente aveva in parte smarrito dopo la chiusura della Barrocciaia, che di questa parte di Livorno ha contribuito a fare la storia.

Perché c’è chi crede che migliorare sia possibile. E, per questo ogni giorno tira su la sua saracinesca. Contribuendo a mantenere vivo il respiro della città.


 

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