“Cicce” non ce l’ha fatta: addio al diciassettenne rugbista livornese caduto in scooter
L’incidente era avvenuto martedì 6 agosto in via dell’Ardenza. Ha lottato come un leone per una settimana, poi il dramma. Il funerale alle 15,15 del 14 agosto alla camera mortuaria
LIVORNO. La morte cerebrale era stata dichiarata lunedì. Ma la speranza, fino a ieri pomeriggio, era che accadesse un miracolo. Che “Cicce” segnasse la meta più importante. Ma purtroppo, non è avvenuto: il quadro clinico non è cambiato neanche nelle drammatiche ore di osservazione prima di procedere al distacco delle macchine. Se n’è andato Diego Norfini, il diciassettenne pilone del Livorno Rugby under 18 che la scorsa settimana, in via dell’Ardenza, era stato vittima di un terribile incidente stradale di fronte all’ingresso della floricoltura Biricotti.
L’incidente
Diego, amato e benvoluto da tutti a Livorno, tornava a casa in scooter di notte quando all’improvviso ne ha perso il controllo finendo fra la carreggiata e il marciapiede, sbattendo sul cordolo. Un urto violentissimo, quello sull’asfalto, che ha provocato addirittura la rottura del suo casco jet, tagliato in due parti. I segni dell’incidente sono ancora presenti, là dove i poliziotti hanno poi svolto i rilievi per capire se, mentre era a bordo del suo Kymko Agility 125, fosse stato urtato da qualcuno. Le condizioni di salute sono state ritenute fin da subito disperate, ma il ragazzo per una settimana ha lottato come un leone, così come ha sempre fatto con la palla ovale indossando la maglia biancoverde. I suoi amici, fuori dall’ospedale, lo hanno incitato a più non posso con lo striscione “Forza Cicce”, quest’ultimo il suo soprannome, ancora appeso sulla cancellata di viale Vittorio Alfieri. Spronandolo, sperando che potesse sentirli. Ma non è servito, purtroppo, perché il diciassettenne ieri pomeriggio ha perso la vita. Gravissime le conseguenze dell’incidente, sul quale sta indagando la polizia di Stato, intervenuta con le volanti: non sarebbero rimasti coinvolti altri mezzi, almeno secondo una prima ricostruzione, con Norfini che avrebbe fatto tutto da solo. Per appurarlo, gli agenti della questura, hanno comunque setacciato tutte le telecamere presenti in zona, fra cui quelle del bar Aurelia, a poca distanza dal luogo dell’incidente. Serviva, infatti, un riscontro oggettivo per capire il motivo di quelle gravissime lesioni derivanti da un incidente del quale nessuno sa ancora spiegarsi le cause.
Diego e il rugby
Dell’under 18 del Livorno Rugby, Norfini, era fra i giocatori più rappresentativi. Pilone di talento, faceva già parte dei biancoverdi nell’under 14, e aveva ottenuto ottimi risultati insieme ai suoi compagni. Frequentava l’Iti Galilei, sezione meccanica, e il suo allenatore della palla ovale era Luca Isozio, che anche nei giorni scorsi insieme ai suoi amici non ha smesso per un attimo di stare accanto ai familiari di Diego.
I ragazzi, i suoi compagni di squadra, oltre ad appendere il lenzuolo con su scritto “Forza Cicce! ” all’incrocio fra viale Alfieri e via Gramsci, alla cancellata del centro sanitario livornese, hanno donato ai genitori la maglia del Livorno Rugby che il diciassettenne ha indossato nel corso della passata stagione, con la compagine giovanile del team rugbistico che milita in Serie A. Già all’uscita dall’ospedale, due giorni fa, i volti dei suoi compagni erano rigati dalle lacrime. Ma c’era la speranza che qualcosa, in 24 ore, potesse cambiare. Non è stato così. Diego purtroppo non ce l’ha fatta. Ma continuerà a vivere nel cuore di tutti i livornesi.
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