Il Tirreno

Livorno

Paura al mare

Livorno, perde il respiratore nell’immersione poi riemerge incosciente: salvata

di Stefano Taglione

	I soccorsi a Castel Boccale
I soccorsi a Castel Boccale

La donna, 55 anni, era a Castel Boccale con la bombola da sub a quattro metri di profondità. Soccorsa dai compagni di diving dopo attacco di panico e malore: è ricoverata in medicina d'urgenza

30 giugno 2024
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LIVORNO. Era Era nel pieno di un’immersione con la bombola da sub sui fondali davanti a Castel Boccale. Poi, per ragioni che non sono ancora state comprese, mentre si trovava fra i quattro e i cinque metri di profondità l’acqua del mare è iniziata a filtrare dalla maschera. E lei ha avuto un attacco di panico, perdendo anche il respiratore e non riuscendo più ad alimentarsi con l’ossigeno.

Si è sfiorata la tragedia poco prima delle 11 di domenica 30 giugno sulla costa a sud della città, sotto la discesa 3, vicino a Calafuria. Una donna livornese di 55 anni, che abita in centro, ha rischiato di morire durante un’immersione organizzata con una scuola di diving locale. È grazie alla prontezza di riflessi dei compagni di immersione, intervenuti immediatamente, che si è salvata. I colleghi, infatti, sono riusciti a riportarla in superficie – inevitabilmente non rispettando le tappe di decompressione, anche se per fortuna la cinquantacinquenne non era a profondità elevata al momento dell’inconveniente – e poi sulla scogliera. Lì, in veste di bagnante, c’era un cardiologo, che ha assicurato le prime cure mediche e, insieme alle altre persone presenti, l’ha liberata dalla muta e da tutte le attrezzature.

Immediata la chiamata al 112, con la centrale unica di emergenza di Firenze che – attraverso i colleghi della sala operativa dell’ospedale – ha inviato sul Romito un’ambulanza della Misericordia di Montenero, con a bordo ben due infermieri (il primo in servizio con il 118 e il secondo in affiancamento per il tirocinio). La presenza del doppio sanitario, frequente in questo periodo sui mezzi dell’associazione di piazza delle Carrozze, è stata un aiuto ulteriore al grande lavoro fatto dai soccorritori, che dopo aver sceso a piedi la scalinata fino al mare con tutti i dispositivi in dotazione si sono subito presi cura della donna, che in quel momento aveva perso conoscenza. Con la bombola d’ossigeno e la somministrazione dei liquidi sono infatti riusciti a farla riprendere, senza la necessità di effettuare le manovre di rianimazione salva-vita. Nel frattempo, visto che inizialmente ai soccorritori era stato comunicato un sospetto arresto cardiaco, era stato allertato anche l’elisoccorso “Pegaso” di Massa, il cui intervento però non è stato ritenuto necessario.

I volontari della Misericordia di Montenero, dopo averla stabilizzata, l’hanno poi trasportata in ospedale grazie alla collaborazione del proprietario di una villa della zona che, appena saputo dell’inconveniente, ha aperto i cancelli ai soccorritori consentendo il parcheggio dell’ambulanza a ridosso del mare (in precedenza era stata logicamente lasciata sulla strada litoraneo). Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, visto che era stata ventilata la possibilità di un trasferimento via mare al moletto di Antignano, poi scartato. La donna resta ricoverata in ospedale nel reparto di medicina d’urgenza, ma per fortuna è fuori pericolo.  

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